JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] intellettuale. L'atto rituale è importante per il suo insegnamento, e ha valore solo quando è associato all' uomo (Caino, Abele e Set) e le tre classi sociali. Caino (che lavorava la terra) rappresenta la potenza nutritiva e la classe dei lavoratori ...
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GIULIANO, Balbino
Roberto Pertici
Nacque a Fossano (Cuneo) il 4 genn. 1879, da Angelo, insegnante nella scuola secondaria, morto prematuramente, e da Angelina Cerignasco. Non ebbe una carriera scolastica [...] ministerialista", vedeva i pericoli dell'azione fascista ("l'atto violento delle giornate d'ottobre", il dilagante mito di certi gruppi fascisti, elevati improvvisamente ad una dignità e ad una potenza, che forse supera la loro maturità mentale"), ma ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] il califfato di Baghdad e sarebbe stato, per circa due secoli, la principale potenza islamica mediterranea. Tale materia vivente; allo stesso tempo, l'atto di creazione alchemico ispirò filosofi e pensatori provenienti da altri settori, soprattutto i ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] quanto la sua potenza marittima non avrebbe potuto che nuocere all'Italia (soprattutto in La guerra,l'Italia e la pace atto puro. Occorre quindi fondare il nuovo idealismo, sulla via tracciata da Platone e dal cristianesimo. Il nostro pensiero è ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] soggetto atto a rivoluzionare la società e a porre fine alle disuguaglianze tra le classi mediante l’insurrezione e la ), trasformò l’URSS in una grande potenza, che, dopo la vittoria sulla Germania nel 1945 e la conquista dell’Europa orientale, dove ...
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BONERBA, Raffaele
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1600 c. a San Filippo Argirense (od. Agira in prov. di Enna). Nell'Ordine degli eremiti agostiniani dal 1616 c., dal 1618 al '24 studiò teologia a Palermo, [...] cosa di genere distinto, né di distinta specie, né di diversa individuazione, ma come atto da potenza.
Al suo trattato del 1642, che comprendeva logica, metafisica e filosofia naturale, il B. fece seguire dopo un intervallo di circa venti anni un ...
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BARBIERI, Ludovico
Virginia Cappelletti
Nacque a Vicenza il 24 giugno 17 19 dal conte Ottavio e dalla nobildonna Laura Grassi. Perduto il padre, trascorse la fanciullezza, insieme con altri tre fratefli, [...] il concetto di tempo è valido relativamente all'esistenza dell'uomo, inteso come potenza attiva, esso non è valido relativamente a Dio, inteso come atto puro, cui l'esistenza "è presente tutta intiera" e non "successivamente"); Brevissimo saggio ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo,...
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...