MAGGI (de Madiis, de Mazo), Emanuele (Manoellus)
Gian Maria Varanini
Primo, nella grande casata bresciana di tradizione guelfa, a svolgere una carriera politica di rilievo dentro e fuori le mura cittadine, [...] del monastero di S. Pietro in Monte di Serle e che è forse da identificare in un "dominus Madius" podestà nel 1219 in un importante atto pubblico), quanto Giovanni (che carattere patrimoniale che confermano la potenza fondiaria della famiglia, i beni ...
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CHIANO (Chianni)
Evandro Putzulu
Appartenne certamente alla famiglia dei marchesi di Massa, la casata pisana che si era insediata, verso la fine del XII sec., sul trono giudicale di Cagliari. Non si [...] di Pisa. V'era in quest'atto una certa compensazione alla perdita d'autorità e d'indipendenza che esso comportava per C , Guglielmo di Capraia era giudice d'Arborea e i Gherardeschi, cresciuti in potenza dopo il matrimonio di Guelfa con Elena figlia ...
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CANETOLI, Giovanni
Gianfranco Pasquali
Nacque a Bologna prima del 1359. Fratello, probabilmente minore, di Lambertino e maggiore di Matteo, apparteneva a una famiglia di giuristi, in quanto il padre, [...] Bologna non gli aveva fatto atto di sottomissione al momento della sua elezione, e aveva anzi tollerato l'uccisione per un'ambasceria a Ferrara.
La potenza acquistata dal C. in campo politico e accademico può essere testimoniata anche dal fatto ...
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DELLA TOSA, Rossellino
Massimo Tarassi
Nacque a Firenze intorno al 1260 dal cavaliere Arrigo, membro influente dei Consigli cittadini e podestà in varie città della Toscana: a San Gimignano nel 1273, [...] nell'atto da uno dei Cavalcanti, Nerone, e gettato e responsabili del fallimento della missione di Niccolò da Prato, citandoli a comparire al suo cospetto a Perugia. Nell'obbedire all'ordine pontificio, i dodici inquisiti ostentarono la loro potenza ...
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GILIJ, Filippo Salvatore (anche Gili, Gilii, Gilj, Gilli; Gilij, la forma più usata, è accolta dal Sommervogel e nel frontespizio del Saggio; l'atto di battesimo reca De Giliis)
Guido Gregorio Fagioli [...] 1768, come molti confratelli si recò nei territori pontifici; fu a Viterbo e Macerata, e dal 1769, come rettore dei collegi dei gesuiti, a Montesanto (Potenza Picena) e Orvieto. Dopo la soppressione della Compagnia (1773) fu soprattutto a Roma, dove ...
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MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi, da Troiano, intorno al 1580; forse fu battezzato con il nome di Alberico.
Seguendo le orme dello zio Benedetto, vescovo di Caserta fratello del padre, [...] processo a Roma, lontano dalle manovre messe in atto dal viceré e dalla sua cerchia per salvare la presunta santa si sa, il M. rifiutò di essere nominato nelle Chiese di Potenza, di Trani e di Matera, ma nell'estate del 1639 accettò la diocesi di ...
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CAPECE, Marino (Marinus Capece de Monacho de Neapoli, Capice, Capicius, Cacapice)
Norbert Kamp
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia napoletana che verso la metà del sec. XIII assunse il soprannome [...] reintegratores", con un atto conclusivo redatto il 1866, pp. 482 s., 486; Codice dipl. del regno di Carlo I e II d'Angiò, a c. di G. Del Giudice, II, 1, 15, 21, 38; R. Morghen, Il tramonto della potenza sveva in Italia 1250-1266, Roma 1936, pp. 162 ...
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GUIDI, Tegrimo (Teudegrimo)
Mario Marrocchi
Considerato dalla storiografia il capostipite della famiglia, nato intorno all'anno 900, fu attivo nel terzo decennio del X secolo.
Secondo Rauty (p. 243) [...] nettezza il notevole apporto di Engelrada nella formazione della potenza familiare dei Guidi, mentre sono molto più avare
Come già scritto, il G. è ricordato in un atto del 941 come già defunto: fra il 927 e quest'anno deve quindi essere collocata ...
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BUONDELMONTI, Benghi
FFrancovich
Appartenente a una delle più nobili e antiche famiglie fiorentine, nacque, in data imprecisata, nella prima metà del sec. XIV da Tegghia e da Cogna di Ciampolo di Salvi [...] a quale punto era giunta l'arroganza dell'oligarchia e la potenza della parte. Due cittadini furono denunciati per aver criticato il B. e messer Lotto Castellani; mentre il B. stesso e Lapo da Castiglionchio furono denunciati come traditori del ...
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GUIDI, Guido (Guido Guerra IV, detto il Vecchio)
Mario Marrocchi
Ottavo di questo nome, figlio del conte Guido (VII, detto anche Guido Guerra III) e di Gualdrada di Bellincione di Uberto dei Ravignani, [...] doppio filo con quella di famiglia.
Nel primo atto a lui relativo, di provenienza aretina e datato 13 nov. 1201, il G. compare che segnava il tramonto dell'antica potenza unitaria dei Guidi, facendo nascere nuovi e più puntuali poteri locali, il G ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo,...
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...