Caracalla (Lucius Septimius Bassianus; poi M. Aurelius Severus Antoninus)
Caracalla
(Lucius Septimius Bassianus; poi M. Aurelius Severus Antoninus) Imperatore romano (Lione 186-Carre 217). Figlio di [...] e prese il soprannome C. dalla veste gallica che usava; sposò Plautilla, figlia del prefetto del pretorio Plauziano: questi fu fatto uccidere da C., timoroso della sua potenza 77, 9, 5) e il fine di guadagnarsi con un atto, nelle apparenze liberale, ...
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ABIGNENTE, Mariano Marcio (Mariano da Sarno)
Antonio Balducci
Nacque a Sarno nel 1471 da Giacomo e da una nobildonna di casa Longo dei marchesi di Vinchiaturo. Fu uno dei tredici italiani che parteciparono [...] Sarno (20 dic. 1503). L'atto di assenso alla donazione del conte (riportato del duca di Termoli (agosto 1508) e sotto Prospero Colonna nella battaglia di Ravenna era infine alle dipendenze del conte di Potenza. Assai caro ad Ettore Fieramosca, fu ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] di loro, convinto come era che, se il conflitto in atto si fosse allargato per l'intervento di altre potenze, inevitabile sarebbe stato l'aumento della potenza veneziana e che, se si voleva scongiurare questo pericolo, bisognava per forza giungere ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] il protagonista del racconto di Amato è infatti Guaimario nel momento della sua massima potenzae di pieno accordo col re suo nome è ricordato nella dispositio di vari documenti dei vescovi Lamberto eAtto di Firenze, Iacopo il Bavaro e Atinulfo di ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] potenzae ricchezze accumulate, la predominanza politica (principatus) del ‘padre’ Urano (Cesare) in regno vero e proprio36: citando versi e al 310 circa, quando le persecuzioni in atto sarebbero ancora quelle tetrarchiche, mentre l’ultima sarebbe ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] corali di grande potenzae bellezza. Famosissimo è il Va' pensiero, nell'opera Nabucco: un canto dolce e melanconico che il parole di un libretto ne completa e ne approfondisce il significato. Per esempio, nel secondo atto di La Traviata, uno dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Gregorio
Giuseppe Giarrizzo
Storico tra i maggiori del tardo Settecento europeo, impose l’idea – destinata a durare – delle fondazioni normanne della monarchia siculo-napoletana, pur nella storica [...] era, all’atto della riconquista, popolata di Saraceni:
E comecché questi, essendo già dall’ozio delle arti e delle ricchezze solo le bozze, doveva narrare di questa anarchia e della ‘potenzae virtù’ con cui Martino procederà alla restaurazione del ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] egli rifiutò, tra la sorpresa e il malumore dei senatori. Un atto, quello dei rifiuto, che l'E. ripeterà altre volte nel di rinuncia alle alleanze militari con questa o quella potenzae viceversa con l'attenzione rinnovata al principio di equilibrio ...
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FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] e la S. Sede, di cui biasimava il temporalismo con accenti talora aspri, e la sua fierezza per la potenzae il di Venezia. Fu l'ultimo atto di rilievo del F., che nel dicembre 1621 fu ancora eletto nella zonta del Senato e nel marzo del 1622 giudice ...
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DELLA TOSA, Rosso (Guidorosso detto Rossellino; Rossellino detto Rosso)
Massimo Tarassi
Nacque a Firenze.nel 1234 da Gottifredo ed Ermellina. Abile e spregiudicato uomo politico, fu tra gli esponenti [...] ceto che aveva come tratti distintivi la "grandigia", la "potenza" e la "tirannia", contribuì certamente, insieme con i suoi il potere a Firenze, messo in atto da un gruppo di fuorusciti bianchi e ghibellini e fallito miseramente il 20 luglio a La ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo,...
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...