Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] . Il maggior contributo di H. in questo campo è consistito nell'introdurre particolari assiomi di razionalità, noti come postulati bayesiani (dal matematico T. Bayes, 1702-1761), in modo da rendere il comportamento razionale in condizioni di rischio ...
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Economista (Compton, Berkshire, 1790 - Kensington 1864), uno dei più eminenti rappresentanti della scuola classica. Prof. nell'univ. di Oxford (1825-30 e 1847-52), fece parte di varie commissioni reali. [...] pura per aver tentato, per primo, di dare una base assiomatica all'economia politica ricollegando i varî fenomeni a pochi postulati e per aver cercato di arrivare alla formulazione di una teoria economica mediante l'applicazione del metodo deduttivo ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] in parti e priva di dimensioni); nella geometria euclidea, la nozione, assunta come primitiva, è implicitamente definita dai postulati del piano; nel piano cartesiano un p. è rappresentato da una coppia di numeri reali (analogamente, nello spazio ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] di enti, come le traslazioni su una retta aventi verso concorde e ampiezze multiple di una data, soddisfano i postulati, e costituiscono perciò un altro modello del concetto di ‘numero’. L’aritmetica coglie pertanto le proprietà comuni di tutti ...
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Economista inglese (n. 1890 - m. Londra 1963). I suoi contributi più rilevanti sono legati alla teoria monetaria e alla critica costruttiva nei confronti del pensiero keynesiano, dominante all'epoca. La [...] dei Lincei (1951). Arguto e vivace polemista, è stato uno dei pochissimi economisti inglesi a non accettare i postulati dell'ortodossia keynesiana dominante dal 1936 fino a tutti gli anni Cinquanta. Sulla scia della teoria keynesiana, infatti ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] , sul conflitto, sul potere e così via, ma in realtà non si tratta affatto di una vera e propria deduzione dai postulati iniziali, il che avrebbe richiesto la manipolazione di tali assunti tramite le regole della logica formale. Homans si limita a ...
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Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche.
Astronomia
R. d’altezza Proiezione di un tratto del cerchio d’altezza (➔ cerchio) sopra una carta di Mercatore. [...] primitive: rinunciando a ogni definizione a carattere descrittivo, ci si limita ad assegnare un gruppo di assiomi o postulati che costituiscono una definizione implicita della r., del punto, del piano ecc. (➔ geometria). Per essa valgono le seguenti ...
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Economista e uomo politico (Verona 1910 - Roma 1973); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Sassari (1935), Parma (1948), Pisa (1960) e Roma (1971); direttore di Critica economica. Comunista, fu [...] dell'attività finanziaria (1949); Di alcune contribuzioni che nascono dalla disciplina dei prezzi (1951); Della validità di postulati ricardiani (1953); Lezioni di scienza delle finanze e diritto finanziario (1961); Manuale di economia politica (2 ...
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LEIBENSTEIN, Harvey
Claudio Sardoni
Economista statunitense, di origine russa, nato il 7 agosto 1922. Si è laureato nel 1945 presso la Northwestern University di Evanston (Illinois), dalla quale ha [...] né allocativa né tecnologica. L. ha sviluppato il concetto di efficienza-x partendo dal rifiuto di alcuni postulati fondamentali della microeconomia neoclassica. In particolare, L. rimuove l'ipotesi che i comportamenti siano sempre e necessariamente ...
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postulabile
postulàbile agg. [der. di postulare], letter. – Che si può postulare, ossia supporre, ammettere e sim.: l’infinità dello spazio e del tempo, inconcepibile e nondimeno postulabile (Soffici).
postulante
s. m. e f. [part. pres. di postulare]. – 1. Persona che chiede, in genere con una certa insistenza, favori, concessioni, o fa istanze e premure per ottenere (o farsi ottenere) un impiego, una carica e sim.: essere circondato da...