Hellzapoppin
Giorgio Cremonini
(USA 1941, bianco e nero, 84m); regia: Henry C. Potter; produzione: Jules Levy per Mayfair; soggetto: dall'omonima commedia musicale di Nat Perrin; sceneggiatura: Nat [...] anche quella di spiccato gusto rétro.
In effetti lo si potrebbe anche indicare come una specie di bandiera del postmoderno ante litteram, visto che la prima caratteristica di questa farsa composita e imprevedibile è il miscelamento di generi diversi ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] tecnologico e ne individua gli sviluppi estremi tra la fine del 20° sec. e gli inizi del 21°. Nel cinema postmoderno l'uso del piano-sequenza (figura espressiva tipica del cinema moderno che fa a meno dei nessi narrativi del montaggio proponendo ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] film Alphaville, 1965, di Jean-Luc Godard), il suo esito teatrale più estremo e barocco, nel quale il trionfo dell'immaginario postmoderno traeva ispirazione sia da Godard sia dall'utopia di La Città del Sole di T. Campanella. Nel 1987 M. ha promosso ...
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Carpenter, John
Lorenzo Esposito
Regista statunitense, nato a Bowling Green (Kentucky) il 16 gennaio 1948. È uno dei registi americani che meglio hanno perseguito una linea di confronto con i classici [...] in una New York senza più legge, sepolta sotto cumuli di macerie, C. ha aperto la strada a quel noir metropolitano postmoderno che annovera The warriors (1979; I guerrieri della notte) di Walter Hill, e Blade runner (1982) di Ridley Scott. Con ...
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Montréal, Festival di
Ettore Zocaro
Festival cinematografico competitivo, tra i più ammirati per la sua efficienza organizzativa, a partire dalla prima edizione del 1977, si svolge fra l'ultima decade [...] 37°2 le matin (Betty Blue) che ha confermato il talento del suo autore Jean-Jacques Beineix, rappresentante di un cinema 'postmoderno' ricco di suggestioni visive, e nel 1993 Trahir di Radu Mihaileanu. Ma il Festival non ha tralasciato di consacrare ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] comico nell’opera di L. M., in Forum italicum, XXXIV (2000), 1, pp. 105-120; M. Di Gesù, La tradizione del postmoderno, Milano 2003, ad ind.; G. Alfano - A. Cortellessa, Tegole dal cielo. L’“effetto Beckett” nella cultura italiana, Roma 2006, ad ind ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] vocem.
G. De Vincenti, Il concetto di modernità nel cinema, Parma 1993.
G. De Vincenti, Moderno e postmoderno: dagli indici stilistici alle pratiche di regia, in Postmoderno?, a cura di G. Petronio, M. Spanu, Roma 1999, pp. 115-33.
G. De Vincenti, Il ...
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Otac na službenom putu
Alberto Crespi
(Iugoslavia 1985, Papà è in viaggio d'affari, colore, 136m); regia: Emir Kusturica; produzione: Mirza Pašić per Forum Sarajevo; sceneggiatura: Abdulah Sidran; fotografia: [...] di una world music ruspante e un po' stracciona. Un cineasta al tempo stesso global e no-global, locale e planetario, postmoderno e antico.
Anche Otac na službenom putu è un film apparentemente randagio, senza una linea narrativa forte, in realtà ...
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Dogme 95
Bruno Fornara
Collettivo di cineasti fondato a Copenaghen il 13 marzo 1995 su iniziativa dei registi Lars von Trier e Thomas Vinterberg, le cui firme appaiono in calce all'atto costitutivo [...] tono del manifesto, ascetico quanto ai contenuti e declamatorio quanto allo stile, induce a rintracciarvi un gesto postmoderno e indicibile, sospeso tra attendibilità e mistificazione, mentre i risultati estetici del movimento evidenziano l'ambiguità ...
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Titanic
Roy Menarini
(USA 1995-97, 1997, colore, 194m); regia: James Cameron; produzione: James Cameron, Jon Landau per Lightstorm/20th Century-Fox/Paramount; sceneggiatura: James Cameron; fotografia: [...] interpretazioni intorno al film si sono sprecate. C'è chi vi ha identificato l'esempio più concreto di un cinema postmoderno fatto di decine di generi tra loro mescolati e tenuti insieme dalla meraviglia tecnologica, chi ha cercato di sottolineare la ...
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postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, per definire le varie tendenze...
postmodernismo
s. m. [dall’ingl. postmodernism, der. di postmodern «postmoderno»]. – Termine con cui, nella critica artistica, si indica una serie di esperienze teoriche e pratiche svolte nel campo architettonico (e analogam. anche in altri...