Frank, Manfred
Filosofo tedesco (n. Wuppertal-Elberfeld 1945). Compiuti gli studi a Heidelberg e a Berlino (sotto la guida, tra gli altri, di Gadamer, Löwith, E. Tugendhat), ha insegnato nelle univ. [...] und das Unsagbare, 1980; ed. ampliata 1990), giungendo a una presa di distanza dai teorici francesi del postmoderno in Die Unhintergehbarkeit von Individualität (1986; trad. it. Individualità: difesa della soggettività dai suoi detrattori). Altre ...
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Antropologia culturale
(App. IV, i, p. 138; V, i, p. 179)
Nell'ultimo ventennio del secolo l'a. è passata attraverso una serie di discussioni e di revisioni critiche del suo statuto epistemologico, che [...] alla ricerca sul campo ha dato spazio allo studio teorico e ha alimentato l'applicazione all'a. del decostruzionismo postmoderno con la critica radicale delle acquisizioni di metodo e di dottrina. Superato lo sconcerto causato da un intervento così ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] si sviluppa il continuo e affascinante gioco di ammiccamenti con lo spettatore complice cui allude Laurent Jullier nel suo saggio sul cinema postmoderno (L’écran post-moderne. Un cinéma de l’illusion et du feu d’artifice, 1997; trad. it. Il cinema ...
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Peckinpah, Sam (propr. David Samuel)
Valerio Caprara
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Fresno (California) il 21 febbraio 1925 e morto a Los Angeles il 28 dicembre 1984. Diresse [...] per l'evoluzione del cinema americano e, più in generale, per la ristrutturazione dell'immaginario collettivo postmoderno: di incalzante e avvincente figuratività, è al contempo iperrealistica e barocca, 'politicamente scorretta' eppure in sintonia ...
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Closky, Claude
Closky, Claude. – Artista francese (n. a Parigi 1963), pioniere di arte digitale multimediale. Attivo sin dai primi anni Ottanta del 20° secolo, quando fondò, insieme a Pierre Huyghe, [...] , lo strumento principale della sua arte rimane il linguaggio, di cui l’artista fa un uso tipicamente postmoderno, di manipolazione, appropriazione e decontestualizzazione. La verve umoristica, surreale e assurda, che sottende tutti i suoi lavori ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] da essa desunte il suo carattere più emblematico. La definitiva consacrazione su scala mondiale di ciò che è stato definito 'storicismo postmoderno' è avvenuta con la Biennale di Venezia del 1980: La presenza del passato. È il momento in cui il d. è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il suo libro Complexity and Contradiction in Architecture, l’architetto americano [...] , presenta nel 1972 i risultati della loro ricerca in Learning from Las Vegas (trad. it 1985), un’altra bibbia del postmoderno. Al posto dei monumenti del passato fanno adesso il loro ingresso i manifesti pubblicitari, le insegne al neon dei negozi e ...
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Jonze, Spike (nome d¿arte di Adam Spiegel)
Jonze, Spike (nome d’arte di Adam Spiegel). – Regista, attore, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Rockville, MD, 1969). Uno dei più innovativi registi [...] formale poggiandosi sulla scrittura decostruttivista di Kaufman. Being John Malkovich (1999) è il manifesto del suo approccio postmoderno al cinema, una linea creativa proseguita con il successivo Adaptation (2002; Il ladro di orchidee). Questi film ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] segnalano ancora J. Franzen, D. Foster Wallace (morto suicida nel 2008), M. Chabon, D. Eggers, N. Englander.
La poesia postmoderna. Nel panorama poetico, alle voci degli ex beat si sono alternati le più quiete meditazioni esistenziali di K. Shapiro ...
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di Maria Rita Masci
Il panorama culturale cinese, a partire dagli anni Novanta del 20° sec., è caratterizzato da un particolare innesto di elementi contraddittori. Un'economia di mercato sostanzialmente [...] acriticamente. Il risultato è un ibrido, definito politicamente 'socialismo di mercato alla cinese', e culturalmente socialismo postmoderno.
Su questo sfondo si è operato un profondo cambiamento del ruolo dello scrittore e della letteratura. Con ...
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postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, per definire le varie tendenze...
postmodernismo
s. m. [dall’ingl. postmodernism, der. di postmodern «postmoderno»]. – Termine con cui, nella critica artistica, si indica una serie di esperienze teoriche e pratiche svolte nel campo architettonico (e analogam. anche in altri...