PURO
Guido Calogero
. Aggettivo largamente usato nella terminologia filosofica, specie dall'età di Kant in poi. Già nel sec. XVII il termine era stato usato dagli gnoseologi per designare l'attività [...] le forme trascendentali si fondessero poi, nella sintesi, col materiale empirico proveniente dalla cosa in sé. Nell'idealismo postkantiano, il termine "puro" ha serbato in genere il significato alludente al carattere di universalità e necessità del ...
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NON ESSERE
Guido Calogero
. Il concetto filosofico del "non essere" nasce nella filosofia eleatica come riflesso negativo della concezione dell'essere quale realtà unica e assoluta. Osservando che l'"essere" [...] opera creatrice di Dio. Ma il vero e proprio problema dialettico del non essere torna in campo con l'idealismo postkantiano, e particolarmente con Hegel, che nell'antinomia dell'essere e del non essere (o dell'essere e del nulla), convertentisi ...
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IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] in considerazione dall'idealismo "soggettivo"). E anche il maggiore dei pensatori che alla scuola dell'idealismo postkantiano acerbamente si opposero, Schopenhauer, era nella sostanza un idealista, che tutta la realtà risolveva nella rappresentazione ...
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Nel senso più elementare, è l'infinita estensione del tempo, e in tal senso l'intese la maggior parte dei pensatori greci, per cui eterno è ciò che infinitamente è durato e infinitamente durerà, senza [...] tale, l'ordine del tempo. Il concetto dell'eternità come presente eterno torna pure in onore nell'idealismo postkantiano (Schelling, Hegel, Gentile), che, risolvendo le antinomie che intorno al concetto dell'infinità e della finità dell'estensione ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] si può essere sempre coscienti, ogni volta che si produce la rappresentazione ‘Io penso’. Nell’orizzonte dell’idealismo postkantiano, l’Io trascendentale viene elevato a principio primo e incondizionato di tutta la realtà, in virtù del fatto che ...
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solipsismo
Dal lat. solus «solo» e ipse «stesso». L’atteggiamento di chi risolve ogni realtà in sé medesimo, o dal punto di vista pratico (ponendo a metro delle azioni il proprio interesse personale) [...] è quella dell’intersoggettività e quindi di una forma di universalità. Mentre poi la problematica si estingue nell’idealismo postkantiano, in forza della risoluzione del noumeno nell’attività dell’Io assoluto o del sapere speculativo, essa ritorna in ...
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SPIRITUALISMO CRISTIANO
Vittorio STELLA
. Indirizzo di pensiero italiano sorto da un orientamento di reazione critica interna contro l'assoluta immanenza dell'"atto" gentiliano. La denominazione, dovuta [...] tra l'età classica e la nuova. La presenza dei valori cristiani è ravvisata nello stesso idealismo postkantiano, ma soprattutto si effettua una rivalutazione dello spiritualismo italiano dell'Ottocento (Gioberti interpretato da Stefanini; Rosmini da ...
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TEODICEA
Guido CALOGERO
. Termine filosofico introdotto nell'uso dal Leibniz col titolo del suo libro Essai de Théodicée sur la bonté de Dieu, la liberté de l'homme et l'origine du mal (Amsterdam 1710), [...] Versuche der Theodizee, 1791), che idealmente e cronologicamente ne conclude la settecentesca fioritura, il pensiero postkantiano si vale del termine trasferendolo a designare quella giustificazione dialettico-razionalistica dell'accadere, verso cui ...
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SCHULZE, Gottlob Ernst (più noto col nome di Aenesidemus o di Aenesidemus-Schulze, dal titolo della sua opera principale)
Guido Calogero
Filosofo tedesco, nato a Schloss Helldrungen (Turingia) il 23 [...] : nel che è il limite ideale della sua critica, altrimenti così feconda per l'ulteriore sviluppo del pensiero postkantiano.
Oltre alle trattazioni gnerali sulla scuola Kantiana, v.: A. Wreschner, E. Platner und Kants Kritik der reinen Vernunft ...
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SINTESI
Guido Calogero
. In generale, il termine di sintesi designa ogni forma conoscitiva che partendo da elementi singoli giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all'analisi, la quale [...] unione il nome di "sintesi primitiva". Diverso significato ha, poi, il termine di sintesi nella dialettica dell'idealismo postkantiano, nella quale, da Fichte in poi, serve a designare il momento conclusivo della triade dialettica, conciliante in ...
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postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...