GRAMEGNA, Luigi
Giuseppe Zaccaria
Nacque, il 3 ott. 1846 a Borgolavezzaro, nel Novarese, ai confini con la Lomellina, da Gaudenzio e da Giovanna Carboni, primogenito di quattro fratelli. Il padre, medico [...] portò a studiare con attenzione anche gli usi e i costumi del "vecchio Piemonte". L'erudizione antiquaria, di stampo positivistico, temperata da una sorta di idealismo etico-pedagogico (il G. scrisse anche un libro di letture per le scuole elementari ...
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Grandgent, Charles Hall
Tommaso Pisanti
Filologo americano (Dorchester, Mass., 1862 - Cambridge, Mass., 1939), professore di lingue e letterature romanze nell'università Harvard, e insigne dantista. [...] D. nella sua epoca, in sostanziale adesione al suo tempo; ed enumera, con qualche meccanico aspetto positivistico, gli elementi fondamentali della " forza " (" power ") di D.: fede, eticità, carattere, esperienza, visione, concezione, tecnica, stile ...
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UTILITARISMO
Delio CANTIMORI
. L'utilitarismo è la teoria che fonda la morale sull'utilità, identificando questa con quella, in quanto afferma che la vera utilità dell'individuo non può non accordarsi [...] : e a questo gruppo di pensatori ci si riferisce comunemente parlando di utilitarismo. D'altra parte l'utilitarismo positivistico del Bentham, dello Stuart Mill, dello Spencer, ha avuto larga eco nelle dottrine politiche, sociologiche, giuridiche del ...
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NORDAU, Max
Giuseppe Gabetti
Pseudonimo dello scrittore Max Simon Südfeld, ebreo, nato a Budapest il 29 luglio 1849, morto il 22 gennaio 1923 a Parigi, dove risiedeva dal 1880. Giornalista di grosso [...] vi aggiunse, hanno essenzialmente interesse come documento del gusto equivoco a cui giunse il pathos pseudo-scientifico nel clima positivistico. Presto sorpassato dai tempi, il N. finì col cercare salvezza nel movimento sionista, a cui dedicò i suoi ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] rivista satirica «L'asino». Questi sono gli anni della sua prima formazione che, da un lato, riflette l'entusiasmo positivistico di fine secolo, e, dall'altro, le ansie di un rinnovamento sociale e nello stesso tempo culturale e spirituale, declinato ...
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INCONOSCIBILE
Guido Calogero
- Termine filosofico, che viene in uso quando, da un punto di vista agnostico, si vuol designare la realtà che si definisce come irraggiungibile dalle limitate forze del [...] con la soggettività, mentre dovrebbe presentare nella sua pura oggettività quel reale, che perciò resta in ultima analisi inconoscibile. Conclusioni che non sono tanto un coronamento quanto una dissoluzione del suo stesso sistema positivistico. ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] da un lato e, dall'altro, Pasch, Peano, Vailati, Pieri e Hilbert; come filosofi della morale e sociologi di orientamento positivistico: Epicuro, Hume, Bentham, Mill Comte, Spencer, Feuerbach, Marx. E un elenco non solo lungo ma anche vario, in cui ...
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BARATONO, Adelchi
Vittorio Mathieu
Nacque l'8 apr. 1875 a Firenze dove il padre, Alessandro, originario di Ivrea, si era stabilito dopo il trasferimento della capitale del regno da Torino. La madre, [...] concepita. Questo movimento culmina nei Fondamenti di psicologia sperimentale (Torino 1906), che risentono ancora dell'influsso positivistico, nella ricerca di una filosofia scientifica, ma cominciano, al tempo stesso, a rivelare l'originalità ...
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Ostwald, Wilhelm
Chimico e filosofo tedesco (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia, 1932). Prof. di chimica al politecnico di Riga (dal 1881), di chimica fisica all’univ. di Lipsia (dal 1887), nel 1906 abbandonò [...] ricerca scientifica, influenzate piuttosto dall’empiriocriticismo di Mach. Elaborò inoltre una classificazione delle scienze di stampo positivistico, fondata, oltre che sul concetto di energia (esteso anche al campo biologico e psicologico), sul ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] libertà, che vedeva negata dai sistemi teologici come da ogni filosofia della storia e dalle varie forme di naturalismo positivistico. Opere principali: Essais de critique générale (4 voll., 1854-64); La science de la morale (1869); Uchronie (1876 ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...