MINGAZZINI, Giovanni
Gaetana Silvia Rigo
Giuseppe Armocida
MINGAZZINI, Giovanni. – Nacque ad Ancona il 15 febbr. 1859 da Ferdinando, ingegnere, e da Cesira Franceschelli.
Nella prima età si trasferì [...] , nutrendosi a una scuola aperta all’avanzata delle dottrine evoluzionistiche, in cui prendeva vigore un movimento positivistico di interpretazione biologica dei dati anatomo-fisiologici e in cui ricevevano impulso gli studi di embriologia comparata ...
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In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per [...] , il pragmatismo, la filosofia dell’azione, l’esistenzialismo e altre forme di reazione all’intellettualismo scientifico e positivistico e al razionalismo di filosofie neo-idealistiche e storicistiche. Si è parlato di i. per quelle filosofie della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia della scienza del Novecento può essere divisa più o meno convenzionalmente [...]
Una nuova disciplina nata nel Novecento
Karl Popper
Karl Popper e la falsificabilità
Se vogliamo evitare l’errore positivistico, consistente nell’eliminare per mezzo del nostro criterio di demarcazione i sistemi di teorie delle scienze della natura ...
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intuizionismo
Termine con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all’intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è così parlato a proposito della [...] all’intelletto schematico e statico. Alla reazione a quanto di schematico e di statico si accompagnava allo scientismo positivistico si possono far risalire, oltre alla filosofia di Bergson, anche altre forme d’i. affermatesi nei primi decenni ...
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KUKUČIN, Martin
Wolfango Giusti
Pseudonimo dello scrittore slovacco Matej Bencúr, nato a Jasenova presso Dolmí Kubín il 17 maggio 1860, vissuto a lungo a Praga, in Dalmazia e nell'America Meridionale, [...] il K. è troppo personale per divenire un imitatore: le letture di autori russi possono se mai averlo premunito da certo naturalismo positivistico di seconda mano, che alla fine del sec. XIX irrompeva dall'Occidente verso Praga. D'altro lato il K. non ...
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SEMPER, Gottfried
Red.
Architetto e teorico dell'arte, nato ad Amburgo nel 1803 morto a Roma nel 1879.
Dopo aver studiato a Gottinga, Monaco, Parigi, divenne nel 1834 professore dì architettura a Dresda. [...] nel 1860-63 e una seconda, riveduta, nel 1878-79, il S. divenne il massimo rappresentante dell'empirismo positivistico nella storia dell arte. Un terzo volume, che avrebbe dovuto esporre le premesse sociali e storiche dell'architettura, rimase ...
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Dall'Ongaro, Francesco
Franco Lanza
Il culto del poeta veneto (Mansuè, Treviso, 1808 - Napoli 1873) per D. è documentato non solo dall'uso frequente, tra popolaresco e sentenzioso, di elementi lessicali [...] di letteratura drammatica alle università di Firenze e di Napoli, tentò una lettura tipologica della Commedia, d'impianto positivistico ma senza gli aridi schematismi della scuola. Nello studio Bellezza drammatica della D. C. (1865) definì " forza ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] il popolo e con le tradizioni popolari, e infine sul concetto di pubblico, problemi poi ripresi in ambito positivistico, in particolare da H.-A. Taine. La distinzione marxiana di struttura e sovrastruttura, insistendo sul radicamento delle ideologie ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] sociale. In questo concetto che, pur diversamente presentato e svolto, è proprio di tutto l'indirizzo empirico e positivistico (Locke, Comte, Ardigò, Spencer, De Dominicis, Durkheim), hanno particolare rilievo due elementi: 1. l'azione esercitata dai ...
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Imbriani, Vittorio
Franco Lanza
Letterato napoletano (1840. 1886), figlio di quel Paolo Emilio (1808-1877) che aveva pubblicato articoli di esegesi dantesca sul " Progresso " e su " Temi italiana "; [...] poi di estetica) all'università di Napoli.
Benché allevato alla scuola dell'idealismo hegeliano e spaventiano, l'I. nutrì un positivistico culto per il documento, tanto che molti suoi lavori su D., di minuta impostazione biografica, sono corredati da ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...