Croce storico di se stesso
Marino Biondi
Contributo alla bibliografia di se stesso
Abituato a prendere appunti e fare schede per gli autori che studio e che mi sono più particolarmente cari (donde le [...] di ingegnose esercitazioni filologiche» (p. 121). La vera unità di filosofia e filologia, oppressa e smembrata dal filologismo positivistico, era da ricondurre a Vico, a quel suo cantiere napoletano, in quella sua dimora affollata dagli otto figlioli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] la cultura di quegli anni e con la rivalutazione dei profili di giustizia sostanziale. La staticità del metodo positivistico-dogmatico è ritenuta funzionale al disegno di conservazione dell’assetto pattizio dei rapporti Stato-Chiesa. Sulla base delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] senso materiale, è del tutto trasparente il tentativo di superare i confini della tradizionale impostazione di carattere positivistico e statualistico. Il problema del principio di unità politica, la cui ricerca rimane comunque imprescindibile, non ...
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Veneto
Ettore Caccia
Non ragioni critiche intrinseche giustificano la presente voce, e neppure ragioni storiche, se il V. come regione non esisteva ai tempi di D., e se la Marca Trevigiana che ad esso [...] dei classicisti per D., mentre altri studiosi ormai nel secolo romantico sviluppavano nuovi indirizzi d'indagini: in senso positivistico il Palesa, in senso spiritualistico e simbolistico il Perez, mentre uscivano, tra Settecento e Ottocento, nuove ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] dalla consuetudine con Kant e con la filosofia tedesca contemporanea che collocavano Martinetti lontano dal naturalismo positivistico e dall’idealismo di Benedetto Croce e Giovanni Gentile. Eppure, considerata retrospettivamente, la figura di ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] . Anche presso l'università di Bologna, dove il F. studiò giurisprudenza, visse in un ambiente ricettivo alle tendenze positivistiche. Laureatosi nel 1877 con una tesi su La teorica dell'imputabilità e la negazione del libero arbitrio (Bologna 1878 ...
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Come è ricordato da Chiara Tripodina, nella voce Bioetica del recente Dizionario alfabetico (Diritti umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell’epoca della globalizzazione, 1° vol., 2007, [...] si è costituito come umano.
In reciprocità la rappresentazione delle tecnoscienze con il pregiudizio del materialismo positivistico va abbandonata per filosofie della scienza più vicine a quel loro oggetto continuamente mutante. Dall’atteggiamento ...
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Disobbedienza civile
Anthony D'Amato
Introduzione
La disobbedienza civile è un caso particolare di violazione della legge. Il modo migliore per definirla è quello di distinguerla dalla protesta legale, [...] trovi a dover risolvere il problema di far rispettare una legge che egli stesso considera una cattiva legge. La teoria positivistica potrebbe semplicemente dire che l'agente di polizia ha il dovere di far rispettare la legge, ma poiché il contenuto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gino Luzzatto
Pietro Costa
Gino Luzzatto è un personaggio di prima grandezza nella storiografia italiana del Novecento. La sua produzione si sviluppa, senza soste e interruzioni, dagli inizi del secolo [...] , nell’avvio del libero scambio i suoi principali elementi propulsivi, che egli (ancora partecipe dell’ottimismo positivistico e socialistico tardo-ottocentesco) vede destinati a un sicuro trionfo.
Interviene però presto la dura smentita della ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] e di più tendenze - a considerare il carattere letterario di una tale esposizione. Più che di realtà in senso positivistico (senza pur giungere alla formulazione di un surrealismo della Vita) si può parlare di evocazione o, piuttosto, di ricreazione ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...