CIPOLLA, Carlo
Raoul Manselli
Nacque il 26 sett. 1854 a Verona da Giulio e da Laura Balladoro, in una nobile ed antica famiglia che si fregiava del titolo comitale; dopo gli studi medi, compiuti nella [...] e rinnovata in età romantica, vi inserirono, in perfetta aderenza a precise esigenze del loro tempo, il culto positivistico (che quella filosofica della storia non contraddiceva) per la verità dei fatti. Il lavoro erudito. quindi, diventava un ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] concetto della l. come autodeterminazione e intima necessità. A Kant ritornano le filosofie che reagiscono al determinismo positivistico, intese a salvare la l. della condotta morale. Nel quadro del ritorno all’idealismo classico, i movimenti ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] variamente esercitata sull'e. dalla ricerca sociologica. Un'e. sociologica nasce già, com'è noto, in concomitanza con la cultura positivistica (A. Comte, H. Taine e, in area germanica, W. Wundt), e in generale in essa è quasi sempre presente una ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] 'uomo. Egli accentuò gli aspetti spirituali dell'essere umano e fu meno influenzato di Freud dall'indirizzo prevalente positivistico-scientifico del sec. XIX. Molti, anzi, hanno considerato Jung molto meno scienziato di Freud e molto più metafisico ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] della ragione operata dall'idealismo; e dall'altro lato contro l'obiettivazione della ragione operata dallo scientismo positivistico, che vedeva la ragione realizzata nell'ordine e nelle leggi necessarie della realtà naturale.
L'analisi, cui ...
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Econometria
Luigi Pasinetti
Guido Gambetta
di Luigi Pasinetti, Guido Gambetta
Econometria
sommario: 1. Definizione. 2. I precedenti storici. 3. La nascita dell'econometria. 4. I maggiori centri econometrici. [...] specificamente della quantificazione e della misurazione dei fenomeni economici. Tale intento rifletteva molto bene lo spirito positivistico prevalente in quel tempo (ricordiamo che il Circolo di Vienna, nell'agosto 1929, aveva propugnato una ...
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Le civilta dell'Egeo. L'eta del Bronzo nel bacino dell'Egeo
Vincenzo La Rosa
L’età del bronzo nel bacino dell’egeo
La varietà delle aree geografiche e la relativa frammentazione culturale costituiscono [...] Pilo, o la continuazione in età storica di centri apparentemente più “deboli” quali Atene, Tebe, Argo. L’approccio positivistico (in primo luogo di F. Schachermeyer e M. Gimbutas), sulla base dell’indispensabile esame tipologico, ha proposto una ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] del quale si vedano i Colloqui con G. F., Lugano 1939, p. 27). Si formava, nel contempo, una solida cultura "positivistica": H. Spencer, G. Le Bon, R. Ardigò, ecc., non senza impazienze di riesumazione (ad esempio l'ingiustificatissimo ed iperbolico ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] Da questo derivava anche, in gran parte, quella che è stata definita la sua visione "positivistica", nella quale tuttavia proprio l'atteggiamento positivistico, per quanto evidente, non era né decisivo né determinante. Più che una scelta di pensiero ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] di crescita culturale "obliqua" abbastanza analoga a quella di un Pettazzoni, il cui storicismo d'approdo non negava radici positivistico-evoluzionistiche.
In definitiva, la produzione del C. di quest'ultima fase - che è anche la più celebrata e ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...