Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] principale dei giuristi italiani era stato il positivismo giuridico formalistico tedesco.
Il fascismo usò il principio positivistico della supremazia della legge dello Stato come strumento per rafforzare il potere e per limitare le libertà ...
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Conflitto
Massimo Mori e Mario Cagossi
Conflitto (dal latino conflictus, "urto, scontro", derivato di confligere, "cozzare insieme, combattere") significa combattimento, guerra, scontro. Nozione centrale [...] la pace e la cooperazione spontanea siano rispettivamente la condizione e la caratteristica fondamentale della società positivistico-industriale in opposizione a quella coercitiva, e quindi potenzialmente conflittuale, delle antiche società feudali o ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Massimo Severo Giannini
Sabino Cassese
Giannini è stato lo studioso che ha maggiormente contribuito alla conoscenza del diritto amministrativo e al suo sviluppo, nonché a forgiare gli strumenti concettuali [...] sviluppava la concezione istituzionalistica e che ebbe una grande influenza nella cultura italiana, di stretta impronta positivistico-normativa, perché allargava il compito del giurista, portandolo a esaminare anche aspetti quali l’organizzazione, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Più che di scienza e di religione, sarebbe opportuno parlare di gruppi di scienziati [...] XX secolo, spesso motivate da chiari intenti di apologia del cristianesimo, hanno in effetti fatto cadere una serie di miti positivistici o di credenze a lungo perpetuate. Contro i positivisti e i laici militanti del suo tempo, Pierre Duhem , noto ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] per Previati, nella cui opera si riassumevano i due poli principali dei suoi interessi: con il divisionismo, il dato positivistico, centrale nello sviluppo dall'impressionismo a quello che sarà il cubismo, con l'espressionismo e il simbolismo il dato ...
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BONFANTE, Pietro
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Nacque il 29 giugno 1864 a Poggio Mirteto (Rieti) da Innocenzo e da Nevilla Monteneri. Terminati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di [...] e sfumato che non, ad esempio, in Scialoja, si riproponeva nel lavoro del B. il problema d'una recezione di temi positivistici e di elaborazioni sociologiche della coeva cultura europea. Anche se non sembra molto attendibile la tesi del Voci d'un ...
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MATURI, Sebastiano.
Giuseppe Landolfi Petrone
– Nacque ad Amorosi, nel Sannio, il 17 genn. 1843 da Francesco e Anna Calenda. Dopo gli studi primari compiuti nella città natale completò la formazione [...] dei fatti (nel M. era molto sentita la componente razionalistica che rifiutava l’accertamento di stampo positivistico), bensì che esso implichi un’effettiva conversione interna della mente nell’oggetto, accomunati entrambi, brunianamente, dall ...
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LO SAVIO, Niccolò
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Putignano, presso Bari, il 14 febbr. 1834, da Domenico e da Arcangiola Fontera. Nel curriculum allegato nel 1876 alla domanda di partecipazione al concorso [...] .
Inizialmente l'interesse del L. si era appuntato sulla statistica, evidentemente anche per il riflesso del clima positivistico respirato a Firenze. Uscirono così alcuni manuali dal taglio divulgativo (Istituzioni di statistica teoretica e pratica ...
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LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] con una scelta realmente libera eseguono inconsapevoli il disegno divino, prestabilito ma ignoto a loro.
Al determinismo positivistico - a volte preoccupato di salvare almeno una spontaneità capace di rendere ragione dell'imputabilità degli atti ...
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LETTERATURA (dal lat. litteratura, calco del greco γραμματική; fr. litteraiure; sp. literatura; ted. Literatur; ingl. literature)
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Raffaele CORSO
Designò in origine [...] un dramma biblico, di carattere, borghese, di una comédie larmoyante, di una "tragedia del destino", ecc. (nel periodo positivistico fu in voga anche l'ordinamento per temi: p. es. "Griselda", "Maria Stuarda", ecc.); considerando invece soprattutto ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...