SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] seno al Parnasse, esteriormente unitavi nell'osservanza del comune canone tecnico, essenzialmente eterodossa, poiché all'equilibrio positivistico degli "impassibili" opponeva un pungente senso del mistero e un'inquietudine spirituale. D'altronde, con ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] il metodo del B. sembrava essere quello "organico e morfologico", elaborato da P. Bonfante, di stampo nettamente positivistico. È concetto di obbligazione veniva raffigurato come un'entità reale. R una vecchia metafora savigniana, già richiamata da ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] Europa, e del ‛progresso-svolgimento' si facesse perciò un'idea, essa stessa già per molti versi positivistica, è ovvio. Ma non certo positivistica è tuttavia l'intenzione profonda della sua critica; e per comprenderlo, basterà non tanto ricordare il ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica dei fenomeni termici
Hasok Chang
La fisica dei fenomeni termici
Lo studio del calore cominciò a svilupparsi alla fine del XVIII sec., in particolare nelle comunità dei [...] così importante, soprattutto quando la tendenza che si andava affermando nella fisica dei fenomeni termici era di tipo positivistico e fenomenologico. Sembra, infatti, che il ruolo di q fosse eminentemente teorico. In particolare, l'assunzione che q ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] il positivismo filosofico per una filosofia allora percepita come un positivismo più sofisticato: il neokantismo. Al culto positivistico dei fatti, i neokantiani opposero il culto kantiano dei concetti; applicando l’idea kantiana che la conoscenza ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fabriano, in provincia di Ancona, il 22 dic. 1877 da Curzio e da Angela Sbriccioli. Era studente delle scuole tecniche di Ancona quando la frequentazione dell'anarchico [...] di questa linea, tanto ideologica che pratica, rimaneva però nell'incapacità di superare i limiti dell'impianto positivistico e di confrontarsi con il risveglio idealistico che pervadeva i più agguerriti circoli intellettuali del paese" (Santarelli ...
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MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] di ricavare dal Manifesto di K. Marx e di F. Engels e che invece era frutto di una sua interpretazione positivistico-meccanicistica - della "necessità" del comunismo. A Livorno il M. era nelle file bordighiane; il suo impianto mentale, nel passaggio ...
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MONTEVERDI, Angelo
Roberto Antonelli
MONTEVERDI, Angelo. – Nacque a Cremona il 24 gennaio 1886 da Imerio, primario all’Ospedale Maggiore, e da Antonietta Torracchi. La famiglia paterna era antica e [...] dell’unità del mondo culturale europeo medievale, latino e volgare, e un critico puntuale del mito romantico positivistico delle origini europee popolari e primitive ritiene che tale unità, garantita dalla comune matrice linguistica e culturale ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] connessione con la teoria sociologica da cui prende le mosse la ricerca empirica. Il primo approccio, tendenzialmente positivistico, ha condotto a sviluppare l’idea dei ‘tipi naturali’; il secondo, orientato in senso piuttosto convenzionalistico e ...
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VILLARI, Pasquale
Francesco Ercole
Storico e uomo politico italiano, nato a Napoli il 3 ottobre 1826, morto a Firenze il 17 dicembre 1917. Dal 1859 al 1865 insegnante di storia nell'univeesità di Pisa; [...] interpretato come una sua sconfessione di un precedente indirizzo idealistico del suo pensiero e una sua conversione all'indirizzo positivistico di Comte e di Stuart Mill. Egli non aveva voluto fare adesione a una scuola filosofica nuova: ma solo ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...