Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] (1855) e di un'opera come La réforme sociale en France (1864), che era ben lungi dal condividere la fiducia positivistica nel progresso. Invece la teoria di Spencer condizionò a lungo la sociologia inglese, e trovò ampia risonanza anche negli Stati ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] che, pur teorizzando l’oggettività della conoscenza storica attraverso la delineazione di criteri epistemologici di derivazione positivistica, riconosceva tuttavia l’inevitabile relatività, o ‘politeismo’, dei valori.
Il 20° secolo
Dopo l’esaurirsi ...
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Individualismo metodologico
Raymond Boudon
Introduzione
L'espressione 'individualismo metodologico' indica in forma sintetica un concetto generale proprio delle scienze sociali; in una parola, indica [...] stato oggetto di un accordo unanime. Al contrario, ha dovuto sempre coesistere con altri paradigmi, come per esempio quello positivistico, al quale si affida uno studioso dell'importanza di Durkheim. Tutto questo è sufficiente per dimostrare che l ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] strategie di comparazione che egli effettivamente utilizzò nei suoi lavori. D'altronde questa attenuazione della sua ortodossia positivistica gli consentì di raggiungere un maggior grado di sensibilità e di profondità nei suoi studi comparativi.
Max ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] dottrine sociologiche entra il pensiero di L. Lévy-Bruhl (1857-1939) che aveva iniziato con ricerche di tendenza positivistica e comtiana. Lévy-Bruhl, che fonda l'interpretazione nota sotto la denominazione di prelogismo (rigettata, almeno in parte ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] autorità universale e razionale, ma anche storicamente concreta e politica in senso forte, è andata distrutta nella logica positivistica secondo cui la legge vale solo perché 'posta' dallo Stato (Legalità e legittimità, 1932). L'autorità deve oggi ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] di resistenza" (v. Schmitt, 1932; tr. it., pp. 218 e 228-229). Nella sua affilata critica alla degenerazione positivistica dello Stato legislativo parlamentare, Carl Schmitt coglie sicuramente nel segno nel mostrare la vulnerabilità di una concezione ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] il sonoro su rulli di cera.
Questi primi tentativi di utilizzare documenti visivi si inquadrano nella fase positivistica dell'antropologia ottocentesca, che si considerava una scienza naturale e propendeva dunque per l'utilizzo di un metodo ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] m u n i prodotte dal fenomeno del Libro rivelato e dalla sfida sempre più orgogliosa lanciata dalla conoscenza scientifica positivistica a partire dal XVI secolo.
I percorsi storici divergenti e diseguali, compiuti da un lato dalle società cristiane ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] soggetto unitario. Analogo è, per esempio, il ruolo dell'umanità in Auguste Comte, o dell'evoluzione nella vulgata positivistica di ispirazione spenceriana. In tutti questi casi l'unità del processo storico trova il proprio fondamento nell'unità del ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.