MANDRÉ, Pietro
Stefano Miccolis
Nacque a Roma il 9 ott. 1858 da Augusto e da Lucilla Andreucci.
Nella lettera divenuta prefazione alle Poesie di un proletario del M. (Roma 1892), Antonio Labriola lo [...] . Nella premessa, datata "Roma, settembre 1922", a una nuova raccolta di poesie, Battaglie proletarie, affermava la sua positivistica fiducia nelle "inflessibili leggi del progresso" e nella "vittoria finale, ormai prossima" ("l'avvenire, ad onta di ...
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CANESTRINI, Giovanni
Baccio Baccetti
Nacque da Giuseppe e da Silvia De Carneri a Revò (Trento) il 26 dicembre del 1835. Studiò dapprima a Gorizia e a Merano, successivamente frequentò l'università a [...] nazioni, contro il conservatorismo chiesastico e politico. Egli fu uno schietto e intransigente rappresentante della cultura positivistica della seconda metà del sec. XIX, il cui spirito si esprimeva nella costante e polemica contrapposizione della ...
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PARATO, Antonino
Giorgio Chiosso
– Nacque a Sommariva del Bosco, in provincia di Cuneo, il 5 agosto 1823 da Giovanni Battista, maestro e segretario comunale, e da Maria Bussi.
Fu fratello minore di [...] non solo istruttivo ma anche educativo del maestro, denunciando i limiti dei metodi didattici proposti dalla pedagogia positivistica.
Conclusa nel 1897 l’esperienza della Guida del maestro elementare italiano e lasciata la scuola nel 1903, Parato ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] rivista satirica «L'asino». Questi sono gli anni della sua prima formazione che, da un lato, riflette l'entusiasmo positivistico di fine secolo, e, dall'altro, le ansie di un rinnovamento sociale e nello stesso tempo culturale e spirituale, declinato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Mosca
Claudio Martinelli
Fondatore della moderna dottrina della scienza politica italiana e classico esponente del pensiero elitista, Gaetano Mosca elabora un’originale e fortunata teoria della [...] ? Qui Mosca mostra tutta la sua avversione verso il trasferimento dei metodi delle scienze naturali. La mentalità positivistica dei decenni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento postulava la combinazione di parametri meramente oggettivi dalla ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] avvicinato alla Commedia F. De Sanctis in reazione all'interpretazione spesso schematica e fredda cui giungeva la critica storico-positivistica: cfr., oltre il cap. La "Commedia" nella Storia della Letter. Ital., ediz. a cura di B. Croce, Bari, 1912 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] 1903, nel già ricordato Studi e note) e che – come si è accennato – necessita di un ‘supporto’ di tipo positivistico.
Né la spiccata sensibilità alle problematiche etiche e sociali è estranea alla grande ammirazione che Rensi prova per le istituzioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Achille Loria
Stefano Perri
Nell’ultimo ventennio del 19° sec. Achille Loria fu considerato uno dei più autorevoli economisti italiani e raggiunse fama internazionale. La seconda metà dell’Ottocento [...] scientifica va quindi ricondotto alla sua inattualità, al fatto cioè di essere rimasto ancorato a una visione positivistica della scienza sociale in generale e dell’economia in particolare, individuando l’oggetto principale dell’analisi nella ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] connessa con l'evidente influsso del pessimismo naturalistico di G. Fortunato, sommatosi per una affinità di matrice positivistica alle convinzioni metodologiche da lui nuovamente ribadite e financo teorizzate in pagine nelle quali è da sottolineare ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] , ancora sul finire della sua vita di studioso non esitava a definire "perfetto" l'edificio della vecchia linguistica positivistica, così anche la rivolta del B. fu frenata a lungo da rispetti scientifici e accademici. Piuttosto che in esplicita ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.