FLORIAN, Eugenio
Paolo Camponeschi
Nacque a Venezia il 25 nov. 1869 da Antonio e da Anna Veronese. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Padova e. ancora studente, fu redattore [...] di tali organi dello Stato siano comunque oggetto di studio del diritto penale.
L'opera rispecchia la metodologia positivistica e il F. giunge alle definizioni puramente giuridiche solo dopo un lungo itinerario di ricerca sociologica e antropologica ...
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CANNIZZARO, Tommaso
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 17 ag. 1838 da Francesco, discendente da aristocrazia spagnola, già senatore della città e carbonaro del '20, e da Domenica Arena. Compì [...] estetico e panteistico, per cui la poesia filosofico-scientifica del C. si pone fra la scrittura poetica positivistica del Rapisardi e quella spiritualistico-cristiana dello Zanella, al cui livello artistico degnamente si adegua quello del C ...
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GRISPIGNI, Filippo
Paolo Camponeschi
Nacque a Viterbo il 31 ag. 1884 da Pietro e da Rosa Venturini.
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Roma, negli anni dell'università prese parte al dibattito [...] 'Università di Camerino, 1921, pp. 52 s.
In quest'ultimo, prolusione all'anno accademico 1920-21, emerge la critica positivistica al principio della libertà morale del reo, ma anche il dissenso da quella riduzione della scienza del diritto penale a ...
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FINAMORE, Gennaro
Umberto Russo
Nato a Gessopalena (Chieti) l'11 ag. 1836 da Enrico, dottore in legge, e da Rachele Ricci, dei baroni di Casoli, intraprese gli studi nel seminario arcivescovile di Lanciano [...] fisica, intellettiva e morale (Firenze 1864), nel quale aveva esposto le sue idee pedagogiche, informate a una visione positivistica, lo indussero a dedicarsi, dopo il 1895, all'insegnamento nel ginnasio comunale di Lanciano. Istituito nel 1901 il ...
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BETTIOL, Giuseppe
Luciano Pettoello Mantovani
Nacque a Cervignano del Friuli (Udine) il 26 sett. 1907 da Rodolfo, ispettore scolastico dell'amministrazione asburgica, e da Leontina Pacco (Pacher). Compi [...] dun. que al B. come una via ingegnosa ma fallace che al diritto penale veniva indicata dopo l'esperienza positivistica, una piattaforma eterogenea rispetto a quest'ultima, offerta allo scopo di acquisire esiti privi di incognite, come privo di ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] la curiosità per la sociologia, cioè per una disciplina che in Italia si era affermata a rimorchio della cultura positivistica - con tutta la sua insistenza sulla dimensione collettiva dei fenomeni sociali e sugli aspetti incipienti del costume di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] Ne derivava la necessità di portare al centro della ricerca anche temi marginalizzati da molta storiografia, sia positivistica sia soprattutto idealistica, che li aveva considerati poco ‘filosofici’: l’arte della memoria, i linguaggi artificiali, il ...
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CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] convinzioni metodologiche mai smentite che fecero del C. "uno degli esponenti più rigorosi della tradizione storiografica positivistica" (Violante): esser fatto il metodo di "regole precise, di osservazioni suggerite dall'esperienza" e completamente ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] difetto di storicità, inevitabile d'altronde per la sua formazione meramente, o antiquatamente, "letteraria" da un lato, e astrattamente "positivistica" dall'altro (onde gli autori cui più s'ispira, pur combattendoli, sono H. Spencer, A. Bain, T.-A ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] poeta, il più adatto a conoscere e interpretare la cultura del mondo popolare. Originale interprete della stagione positivistica, fu un precursore delle scienze socio-antropologiche per le sue acute intuizioni e interpretazioni dei fatti sociali. La ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.