Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] il fatto che il nuovo codice penale fosse stato redatto senza lasciare il tempo alle idee e alle proposte positiviste di trovare compiuta elaborazione.
Un altro filone critico nei confronti del pensiero lombrosiano è costituito da quegli autori che ...
Leggi Tutto
Pena
Massimo Pavarini
di Massimo Pavarini
Pena
Introduzione: alcune utili distinzioni
Pene di fatto e pena legale
Una nozione sociologica di pena che si limiti a coglierne i profili descrittivi si [...] , di conseguenza, nella stessa commisurazione della pena in concreto - un ruolo fondamentale fu certo giocato dal pensiero positivista che, per quanto concerne le scienze criminologiche, fino agli anni trenta di questo secolo fu di stretta formazione ...
Leggi Tutto
Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] altri dal 'contagio'.
Per la prima volta, tra 18° e 19° secolo, nell'ambito della cultura illuminista e positivista, alla concezione caritativo-repressiva fu contrapposta quella dell'assistenza come diritto del cittadino e dovere dello Stato. Nacque ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] analitica, ma che già rivelavano i primi segni della crisi.
Nella prima Bobbio, dopo aver distinto tre aspetti del positivismo giuridico, come ideologia, come teoria del diritto e come modo di accostarsi allo studio del diritto, dichiarava la sua ...
Leggi Tutto
Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] l'insufficienza delle 'riduzioni' dell'essere umano a un piano puramente biologico e psichico, proprie della corrente positivista, o a forme utilitaristiche ed economicistiche, rivendicandone la spiritualità che si manifesta in modo emblematico anche ...
Leggi Tutto
Testo unico sulla rappresentanza
Sebastiano Bruno Caruso
Il contributo analizza il contenuto del Testo unico sulla Rappresentanza nella prospettiva di un possibile intervento legislativo sulla rappresentanza [...] della crisi del 2009, si v. Pessi, A.,Unità sindacale e autonomia collettiva,Torino, 2007.
5 D’Antona, M., L’anomalia post positivista del diritto del lavoro e la questione del metodo, in Riv. crit. dir. priv., 1990, 213, ora in Opere, in Caruso, B ...
Leggi Tutto
Alberto Vespaziani
Abstract
L’interpretazione costituzionale dipende dalla teoria della costituzione e dalla teoria dell’interpretazione. Non esiste un grado zero dell’interpretazione, le interpretazioni [...] è tuttora la cultura giuridica dominante nelle università, tra i giudici e gli avvocati.
Tuttavia tra costituzionalismo e positivismo esistono delle vaste aree di inconciliabilità, ed i tentativi di formulare un compendio analitico-formale di regole ...
Leggi Tutto
FERRARI, Giulio Cesare
Patrizia Guarnieri
Nacque a Reggio Emilia il 29 ott. 1867 (e non 1868 come si trova spesso indicato) da Carlo e Carolina Curti.
Il padre, da giovane destinato a divenire prete, [...] del convegno sul F. (Bologna, 26-27 nov. 1982), tra le cui relazioni, cfr. almeno A. Santucci, G. C. F. e la cultura positivista, pp. 21-55; N. Dazzi, G. C. F. traduttore di James, pp. 85-96; F. Giacanelli, G. C. F. nella storia della psichiatria ...
Leggi Tutto
U. R. S. S. (XXXIV, p. 816)
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Pino FORTINI
Tomaso NAPOLITANO
. La divisione politico-amministrativa ha subito alcune nuove modificazioni, [...] liberazione condizionale (art. 56), mentre il tentativo viene equiparato al delitto consumato (art. 19) come conseguenza dell'accolta nozione positivista del delitto.
La pena di morte è prevista in via d'eccezione dal codice (art. 21) e non occorre ...
Leggi Tutto
Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] sociale progressista.
Nel XIX secolo sorsero filosofie diverse e antagonistiche rispetto al giusnaturalismo: varie correnti di stampo positivista, che si richiamavano a David Hume; l'idealismo (in Germania con Friedrich Karl von Savigny, in ...
Leggi Tutto
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...