BENSA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Genova, da Paolo e da Felicina Graffagnino, il 5 nov. 1848; intrapresi gli studi giuridici si laureò giovanissimo, iniziando subito l'esercizio della libera professione [...] per la padronanza degli aspetti tecnico-giuridici, rimangono sempre interamente invischiate nelle frange di quella polemica di marca positivista che alimentava in quegli anni gli studi di diritto intermedio, e che rivendicava di volta in volta la ...
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-ISTA E -ISTICO
Si tratta di due suffissi diversi.
• Il suffisso -ista deriva dal latino -ista (a sua volta dal greco -istès) e indica la persona che svolge un’attività, segue un’ideologia o presenta [...] Dubbi
Esistono alcune coppie di aggettivi in -ista / -istico
entusiasta / entusiastico
femminista / femministico
imperialista / imperialistico
positivista / positivistico
socialista / socialistico
Per lo più si tratta di sinonimi, in cui è difficile ...
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DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] Riv. di filosofia, V [1913], pp. 429-448).
Per conciliare il formalismo neokantiano (Del Vecchio) e il sociologismo positivista (Carle, Vanni, Fragapane) nella filosofia giuridica (L'elemento formale nella nozione del diritto, in Giurispr. it., LIX ...
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GUELI, Vincenzo
Giulia Caravale
Nacque a Catania il 10 dic. 1914 da Raffaele e Anna (Marianna) Mazzarino. Laureatosi in giurisprudenza nell'Università di Roma il 16 nov. 1935, il 10 nov. 1938 conseguì [...] 1939).
Il G. cercava, in questo caso, di individuare una via intermedia tra teoria istituzionalista e concezione positivista. Egli, infatti, considerava la società come "il necessario polo di aggregazione dei fenomeni normativi, che si compongono ...
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PISCEL, Antonio
Mariapia Bigaran
PISCEL, Antonio. – Nacque a Rovereto (Trento) il 4 marzo 1871 da Antonio e da Giuliana Redolf.
Il padre, imprenditore serico ed esponente della vita pubblica cittadina, [...] e di una leale collaborazione. Gli scritti politici di Piscel mostrano l’influenza che ebbe su di lui il pensiero positivista (Herbert Spencer e Achille Loria fra gli autori più citati) assieme al filone risorgimentale di Giuseppe Mazzini e Francesco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Culto e cultura della storiografia giuridica in Italia
Carlos Petit
In Europa non vi è una disciplina più avvezza dell’italiana al rendiconto pubblico attraverso bilanci periodici dei lavori intrapresi [...] italiana era concepita come la combinazione della tradizione romana e dei contributi germanici, procedendo secondo un metodo positivista o ‘naturalistico’ che aspirava, per dirla con Pietro Bonfante, a «desumere dalle viscere stesse degli istituti e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] in senso ampio di Del Vecchio, insomma, c’era spazio per tutti: per i teorici generali giuspositivisti, per i sociologi positivisti, e anche per i filosofi giusnaturalisti come lui. Per lo stesso Del Vecchio, invece, ci fu posto nell’università ...
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FLORIAN, Eugenio
Paolo Camponeschi
Nacque a Venezia il 25 nov. 1869 da Antonio e da Anna Veronese. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Padova e. ancora studente, fu redattore [...] anche la teoria dell'exceptio veritatis, il principio in base al quale non è punibile chi affermi il vero: il F., positivista, la coordinava con la teoria del fine. L'interprete avrebbe dovuto allora prima di tutto andare alla ricerca dell'elemento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La storia del diritto romano
Aldo Schiavone
Viale del tramonto
La storia degli studi di diritto romano nell’Italia del Novecento è la storia di un’identità perduta, e mai ritrovata – ed è perciò, nel [...] marcatamente continuista, segnato da accentuati elementi di organicismo romantico; e poi un certo naturalismo di matrice positivista e sociologizzante, riconoscibile soprattutto nel lavoro di Bonfante (che era stato allievo diretto e privilegiato di ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] . Erano pure presenti significative comunità protestanti. Sembrava dominante il pensiero filosofico positivista.
Del clero mantovano aveva fatto parte il maggiore filosofo positivista italiano, R. Ardigò, che nel 1871 aveva lasciato il canonicato e ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...