GRIPPO, Pasquale
Giulia Caravale
Nacque a Potenza il 12 dic. 1845 da Gerardo e Angela Biscione. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli, si laureò a soli 17 anni (Cilibrizzi) [...] storici e della comparazione con gli ordinamenti degli altri paesi occidentali. Un metodo, dunque, vicino all'indirizzo positivista e caratterizzato soprattutto dall'analisi storico-comparatista.
I temi dei suoi saggi sono numerosi. Nel 1869 pubblicò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] socialisti come Alfredo Pozzolini e Zerboglio fondavano una rivista, intesa a superare l'«urto sistematico fra i classici e i positivisti». Si negava il senso di «terze o quarte scuole» per un «diritto penale una branca di sapere a sé» (A. Zerboglio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] occasione delle recenti discussioni dei giuristi svizzeri, «Rivista penale», 1882, 15, p. 329), attirò il radicale dissenso dei positivisti della prima ora, persuasi che nelle aule giudiziarie vi fosse bisogno non di democrazia o di buon senso bensí ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Carlo Esposito
Franco Modugno
Carlo Esposito è stato indubbiamente uno dei giuristi più influenti sulla scienza costituzionalistica italiana del Novecento. Personalità profondamente complessa, nella [...] giuridico non consta solo di norme, ma è concreta e durevole organizzazione di una comunità, quando si afferma che la positività e la efficacia sono caratteri del diritto (se non della singola regola dell’ordinamento nel suo complesso), quando si ...
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SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] teorie della devianza − già radicali per le loro implicazioni culturali e per la loro contestazione delle teorie positiviste ortodosse − assunsero un tono più radicale anche nel senso politico convenzionale del termine. In Gran Bretagna, specialmente ...
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D'AGUANNO, Giuseppe
Franco Tamassia
Nacque a Trapani il 14 maggio 1862, da Antonio e da Francesca Bellet.
Compiuti a Trapani gli studi liceali, frequentò la facoltà di giurisprudenza di Palermo. dove [...] interesse degli studiosi per la sua opera e per la sua figura. La sua dinamica militanza nelle file del movimento positivista, allora prevalente, è sincera in relazione a quanto in esso serve a demistificare ed a rinnovare, ma si arresta laddove ...
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MAJNO, Luigi
Simona Trombetta
Figlio di Pietro e di Gerolama Lovetti, nacque a Gallarate il 21 giugno 1852. Studiò a Lecco e a Milano e si laureò in giurisprudenza all'Università di Pavia con G. Buccellati. [...] 'insegnamento di diritto e procedura penale nell'ateneo pavese, fece della sua prolusione una vibrante difesa del movimento positivista, alienandosi le simpatie di molti. Della questione si fece cenno anche in Parlamento, quando nel marzo del 1899 ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] se si consideri la dottrina in sé e per sé, si dovrà riconoscere che essa è pur sempre nell'ambito del positivismo giuridico, il quale non può esaurirsi nell'antitesi tra volontarismo e razionalismo.
Se si esaminano queste teorie non soltanto sotto l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Luigi Lucchini
Carlotta Latini
Luigi Lucchini si colloca a pieno titolo tra i giuristi che hanno dato un contributo decisivo alla formazione di una autentica cultura giuridico-politica italiana tra [...] filosofia del diritto e della politica sulle basi dell’evoluzione cosmica, dove emergeva un Lucchini ῾positivista᾿ ed ῾evoluzionista᾿ ma teso verso un «vecchio positivismo» e contrario al «nuovo», a suo avviso «falso». Dopo aver dato alle stampe tale ...
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BRUSA, Emilio
Celestino Spada
Nacque a Ternate, in provincia di Como, il 9 settembre 1843 da Giuseppe e da Maria Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi classici a Milano, frequentò il corso di giurisprudenza [...] sociale è operata dal B. attraverso il rifiuto del dogmatismo e della metafisica, da una parte, e del determinismo positivista, dall'altra, sottolineando per un verso il carattere storico-pratico del diritto, la sua funzione di regolatore dei vari ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...