GIANNINI, Giovanni
Valeria Ribeiro Corossacz
Nacque a Tereglio di Coreglia Antelminelli, in Garfagnana, il 25 dic. 1867, da Gustavo e da Marianna Grisanti. Compì gli studi universitari a Pisa, formandosi [...] a una profonda fede cattolica, che si espresse anche nella dedizione alle opere di carità. Il rapporto tra cattolicesimo e positivismo resta, anzi, un aspetto controverso della sua figura di studioso, pur se il G. riuscì, in certo modo, a farli ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] lui fornito di un'alternativa al monolinguismo lirico di ascendenza petrarchesca. Formatosi in una cultura dominata dal pensiero positivista, P. esprime nuove esigenze spirituali, sulla linea di tanti altri poeti e narratori italiani tra la fine dell ...
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BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] in quanto colonialista (Storia della sinistra comunista, I, p. 55), come gli risultò poco congeniale il marxismo positivista della II Internazionale. Del resto le opere marxiane di economia, compreso Il capitale, gli rimasero mai note almeno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Renzo De Felice
Renato Moro
Renzo De Felice è stato uno dei protagonisti della storiografia italiana del dopoguerra, il principale storico del fascismo italiano, e di Benito Mussolini in particolare [...] moralistica e militante di una «storia in chiave ideologica e politica, senza problemi e senza dubbi», quella positivista di «una storia solo documentaria, senza un vero sforzo di ripensamento critico» (Hitler come Robespierre, «Il Giornale ...
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CICCONE, Antonio
Luigi Agnello
Nato a Saviano (Napoli) il 7 febbr. 1808 da Nicola e Nicoletta Faiello, compì gli studi secondari nel seminario di Nola e quelli superiori nel collegio medico-cerusico [...] ad armonizzare le contraddizioni reali più stridenti, che nel C. riceveva una doppia spinta dall'organicisino del clima positivista e della sua formazione medica, come attestano ribadite analogie metodologiche tra economia e biologia (si veda, per ...
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BARBI, Michele
Francesco Mazzoni
Nacque a Taviano (frazione di Sambuca Pistoiese) il 19 febbr. 1867, dodicesimo figlio di Francesco, possidente del luogo, e di Caterina Borri. Compì gli studi secondari [...] lo vide conoscitore e raccoglitore principe, attraendo fin dagli anni giovanili la sua attenzione di studioso post-romantico e positivista, per poi diventare anch'esso materia di "nuova filologia": cioè lo studio della poesia popolare, cui il B. si ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] secondo dopoguerra la disciplina si svilupperà poi in senso prevalentemente storicista e gramsciano, allontanandosi dal metodo positivista di Pitrè e da una sua concezione di popolo che appare ancora risorgimentale e ingenuamente romantica. Ernesto ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] antropologica, pur non propugnando un determinismo negatore del libero arbitrio, fu in qualche modo un freniatra positivista e, in quanto sostenitore della necessità dell'indagine anatomo-istologica del cervello, ritenuto la sede delle alterazioni ...
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CAPORALE, Gaetano
Francesco Di Battista
Nacque il 15 nov. 1815 ad Acerra, grosso borgo agricolo in provincia di Napoli, da Gabriele e da Maria Basile. Il padre, proprietario (i fondi rustici dei Caporale [...] dall'aumentata circolazione dei progressi della scienza non produsse in lui che una confusa adesione all'aura positivista che spirava: piuttosto, la polemica della scuola storica tedesca contro i pericoli di una eccessiva speculazione astratta ...
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FALLETTI (Falletti di Villafalletto), Pio Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 9 apr. 1848, figlio naturale del conte di Villafalletto Francesco Giuseppe (Villafalletto, 16 febbr. 1805-Torino, [...] più stimolanti: era ancora vivo G. Capponi, I. Del Lungo si batteva "contro le esagerazioni della critica tedesca" e il positivismo del Villari sembrava foriero di grandi cose. A questo ultimo il F. si legò subito strettamente, e i due resteranno in ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...