CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] (1908), pp. 105-124, poi nel vol. Le origini della filosofia contemp. in Italia, II, Messina 1921, pp. 1-27; F. Momigliano, Il positivismo di C. C.,in Rivista d'Italia, 15 ott. 1920, pp. 179-94; B. Brunello, Il pensiero di C. C., Torino 1925; A. Levi ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] svizzero a guardare alle fonti documentarie con occhio libero e non prevenuto. Contro l’assunto di matrice positivista testimoniato, ad esempio, da Mommsen, secondo il quale sarebbe stato assolutamente necessario indagare tutte le fonti disponibili ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] un programma in sintonia con i suoi convincimenti: "Egli sogna "un nuovo partito radicale", un partito (così egli dice) "positivista" ancora di là da venire. Nell'attesa si colloca in una posizione equidistante dall'Estrema e dalla Sinistra; e "non ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] tecnico, l'urbanizzazione) e soprattutto della democrazia borghese che di essa è sinonimo. Nel rigetto dello storicismo positivista (e di una connessa visione gradualistica del futuro) si fa strada la crescente e diffusa influenza di Nietzsche ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] e un'altra vita, svalutando così i problemi della nostra vita e le lotte della nostra storia - e un ateismo positivista. Il positivismo infatti non è soltanto il mondo senza Dio, è il mondo senza l'uomo. Restringendo il nostro sapere entro i limiti ...
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PONTIERI, Ernesto
Antonella Venezia
PONTIERI, Ernesto. – Nacque a Nocera Terinese (Catanzaro) il 4 settembre 1896, primogenito di Giuseppe, commerciante, e di Maria Carmela Statti.
Dopo aver frequentato [...] e nelle sale della Società storica napoletana), ma netto rifiuto della greve acribia caratterizzante certa produzione positivista. Le tematiche predilette restarono quelle della storia calabrese del tardo Medioevo e del regno meridionale.
Legato ...
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BELGRANO, Luigi Tommaso
Giovanna Balbi
Nato a Genova il 2 febbr. 1838, si laureò in tegge, dedicandosi però esclusivamente alle discipline storiche. Socio fondatore della Società ligure di storia patria, [...] cura della Commissione.
Gli innumerevoli lavori del B., condotti con la precisione e l'erudizione tipiche della scuola positivista, restano utili fonti d'informazione nel campo della storia ligure. Possiamo considerare il B. essenzialmente un erudito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giorgio Falco
Grado Giovanni Merlo
La significatività della figura di Giorgio Falco consiste soprattutto nel fatto che egli rappresenta, per così dire, uno storico di transizione: formatosi ai tempi [...] sproporzione è forse dipendente dai tempi di elaborazione e di redazione ancora imbevuti dell’erudizione di stampo positivista o dalla contingente necessità di rendere conto del proprio lavoro durante il ricordato anno di alunnato. Questa monografia ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] , riteneva un ostacolo lungo la via del progresso e della democrazia.
Peraltro in materia religiosa il G., positivista convinto e in odore di massoneria, non ebbe atteggiamenti atei o troppo provocatoriamente laicisti ma piuttosto una posizione ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] europea, che è valsa in genere agli scrittori del periodo l’accusa di provincialismo. Le formule del positivista H.-A. Taine accompagnano quasi insensibilmente gli scrittori italiani dal determinismo esasperato a un atteggiamento irrazionalistico che ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...