ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] Roberto Ardigò (1828-1920). La madre, Adelaide Bertazzoni, era originaria di Gonzaga (Mantova).
Achille era il primogenito. Dopo di lui anche i fratelli Annibale e Aristide e le sorelle Luisa e Francesca ...
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CIRAOLO, Giovanni
Mario Caravale
Nacque a Reggio Calabria il 24 maggio 1873 da Antonio e da Giulia Hamnet. Compi gli studi secondari nella città natale e successivamente si trasferì a Roma, ove si iscrisse [...] , mostrandosi, in particolare, sensibile alle prospettive di ricerca in campo sociologico e psicologico che offriva la scuola positivista. Nel 1892 pubblicò a Roma il saggio Il delinquente negativo, nel quale intese analizzare il carattere del ...
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ASTURARO, Alfonso
Luciana Trentin
Nato il 17 ag. 1854 a Catanzaro, si laureò in filosofia a Pisa con F. Fiorentino. Col maestro mantenne anche in seguito stretti rapporti, collaborando intorno al 1879 [...] del movimento socialista in Italia, Firenze 1926, p. 193; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea in Italia, II, I positivisti, Firenze 1957, pp. 333-35; G. Alliney, I pensatori della seconda metà del sec. XIX, Milano 1942, V. 145; L ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] , XCIX (1975), pp. 11-50; L. Bulferetti, C. L., Torino 1975; J.L. Peset - M. Peset, L. y la escuela positivista italiana, Madrid 1975; G. Colombo, La scienza infelice, il Museo di antropologia criminale di C. L., Torino 1975; L. Bonuzzi, Economia ...
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GIANNINI, Giovanni
Valeria Ribeiro Corossacz
Nacque a Tereglio di Coreglia Antelminelli, in Garfagnana, il 25 dic. 1867, da Gustavo e da Marianna Grisanti. Compì gli studi universitari a Pisa, formandosi [...] a una profonda fede cattolica, che si espresse anche nella dedizione alle opere di carità. Il rapporto tra cattolicesimo e positivismo resta, anzi, un aspetto controverso della sua figura di studioso, pur se il G. riuscì, in certo modo, a farli ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] secondo dopoguerra la disciplina si svilupperà poi in senso prevalentemente storicista e gramsciano, allontanandosi dal metodo positivista di Pitrè e da una sua concezione di popolo che appare ancora risorgimentale e ingenuamente romantica. Ernesto ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] da tempo esisteva una solida tradizione di studi folclorici. Scomparsa con Pitrè la demopsicologia - troppo legata alla cultura positivista -, lo studio della cultura popolare si intendeva connesso ad altre discipline (di recente acquisizione come l ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...