Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] propagazione delle teorie di Darwin, il secondo n’è posteriore e in gran parte anche ne fu conseguenza (A. Gabelli, Il positivismo naturalistico in filosofia, 1891, in Id., Educazione positiva e riforma della società, a cura di R. Tisato, 1972, p. 11 ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] da tempo esisteva una solida tradizione di studi folclorici. Scomparsa con Pitrè la demopsicologia - troppo legata alla cultura positivista -, lo studio della cultura popolare si intendeva connesso ad altre discipline (di recente acquisizione come l ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] realtà e nella vita si trova il linguaggio liberandosi delle superstizioni del formalismo moderno, rappresentando non l'aridità del vero positivista ma i contenuti umani e storici, l'immagine dell'uomo del proprio tempo.
La Biennale del 1952 fu il ...
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TOGLIATTI, Palmiro
Franco Andreucci
– Nacque a Genova il 26 marzo 1893, nel giorno della Domenica delle Palme (da cui il nome che gli venne dato).
I suoi genitori, entrambi originari del Piemonte, [...] che passava attraverso la filosofia idealistica, e ne difendeva la visione come critica «originale» alla cultura positivista del socialismo italiano. Nacquero allora i fondamenti di una genealogia ideologica (Luigi Spaventa, De Sanctis, Antonio ...
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BIANCHI, Nicomede
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Reggio Emilia il 15 sett. 1818 da Gaetano, farmacista, e da Maria Laurenti, frequentò le scuole dei gesuiti, manifestando al termine degli studi secondari [...] usata nel vagliare e riportare i documenti. Si tratta di un tipo di indagine che precede di poco la metodologia positivista e che, per un altro verso, risentendo del nuovo clima etico-politico, si allontana dalla storiografia a sfondo filosofico ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] 178, n. 1). Aiutò e promosse la carriera accademica del "savonaroliano" Pasquale Villari, che poco dopo si sarebbe dichiarato positivista. E nel '64gli scriveva il Carducci, col rispetto e la gratitudine del discepolo, per raccomandargli G. Chiarini ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] economia non riformata, le si negava per intero qualunque effettualità, essendo essa rimasta intrappolata in una visione positivista, scientista ed edonista che la rendeva ormai palesemente inetta a rimuovere gli ostacoli che le si paravano dinanzi ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] critica e revisione del darwinismo, fu il più usato nelle università italiane.
In sede filosofica l'E. fu positivista; intervenne più volte, soprattutto nelle prolusioni ai corsi accademici e in occasione di congressi scientifici, a difesa dell ...
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CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] per quanto lo stesso Varisco fosse favorevole alla chiamata del Gentile, mentre contrario era il Credaro (che sosteneva il positivista Tarozzi). Con un telegramma del 2 maggio 1914 lo stesso C. informava il Gentile dell'esito della votazione: "undici ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] quanto invece «sia ancora presente nella nostra cultura, seppure mascherato, trasformato, tradotto in linguaggi diversi» l’argomentare positivista di Moebius che «ricorre alla creazione di una natura che, di volta in volta, assume la faccia più ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...