FORMIGGINI, Angelo Fortunato
Giorgio Montecchi
Nacque a Collegara, presso Modena, il 21 giugno 1878 da Pellegrino e da Marianna Nacmani.
Il padre apparteneva a una famiglia israelita che aveva messo [...] (1910-1912), a riprova di relazioni molto strette con gli ambienti della filosofia e delle istituzioni culturali di matrice positivista: per questo videro la luce tra le sue edizioni gli Atti dei congressi della Società filosofica italiana oltre che ...
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PIETRO IGNEO
Nicolangelo D'Acunto
– Non conosciamo la sua data di nascita avvenuta probabilmente intorno al 1020. Del tutto priva di fondamento si dimostra la tradizione che ne dichiarava l’appartenenza [...] a quell’incontenibile devozione.
L’ordalia di Settimo è stata oggetto di svariate interpretazioni in sede storiografica. Il positivista Robert Davidsohn si mostrò scettico circa la veridicità del racconto e sulla base del parere espresso da un ...
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DONATI, Francesco (detto Cecco frate)
Lucia Strappini
Nacque a Seravezza (Lucca) il 16 marzo 1821 da Francesco e da Carlotta Canci. Entrò nell'Ordine degli scolopi il 26 febbr. 1845 e dopo un anno fu [...] il metodo e la cultura del D. sono di carattere completamente diverso da quelli dominanti, poi, in piena epoca positivista. L'erudizione, la larghissima cultura, testimoniate da tutti coloro che lo conobbero, e soprattutto un'attitudine opposta a ...
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PASTRONE, Giovanni
Elena Dagrada
PASTRONE, Giovanni. – Nacque ad Asti il 13 settembre 1883, primogenito di Gustavo Ernesto e Luigia Mensio, seguito dalla sorella Marina e dal fratello Alberto.
Il padre era [...] . Né cessò mai di manifestare un vivo interesse per la meccanica, specie quella applicata ai settori che, in pieno fervore positivista, stavano rivoluzionando l’Occidente.
Nel corso degli anni depositò vari brevetti. Nel 1915, poco dopo l’entrata in ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] , riteneva un ostacolo lungo la via del progresso e della democrazia.
Peraltro in materia religiosa il G., positivista convinto e in odore di massoneria, non ebbe atteggiamenti atei o troppo provocatoriamente laicisti ma piuttosto una posizione ...
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LEVI BIANCHINI, Marco
Alberto Zanobio
Nacque a Rovigo il 28 ag. 1875, primogenito del banchiere Michelangelo Levi, appartenente a una agiata famiglia ebraica veneziana, e di Enrichetta Bianchini. Il [...] psichiche, Nocera Inferiore 1917). Il L. si era formato alla scuola psichiatrica italiana seguendone di necessità l'indirizzo positivista e organicista impresso da C. Lombroso. Tuttavia, già aperto allo studio della psicologia, quando verso la fine ...
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COGGIOLA, Giulio
Giorgio Busetto
Nacque a Pisa il 2 luglio 1878 da Giacinto e da Carolina Mainardi (Mejnardi); la famiglia, di origine piemontese, era costretta a frequenti trasferimenti dalla professione [...] Breviario Grimani della Biblioteca Marciana; ricerche storiche e artistiche (Leida 1908-10, 3voll.), dove il puntiglioso rigore positivista dell'analisi è spinto fino a dar corpo ad un'appendice descrittiva provettamente naturalistica dedicata a "La ...
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D'ANCONA, Umberto
Giuseppe Sermonti
Nacque a Fiume il 9 maggio 1896 da Antonio e Anna Klas. A Fiume frequentò le classi elementari e il ginnasio conseguendo la maturità nel 1914. Iscritto alla facoltà [...] 1960, 1966; traduz. spagnola: Tratado de zoologia, Barcelona 1959) vide postuma la sua terza edizione.
Di orientamento positivista, il D. era tuttavia consapevole dei limiti della metodica sperimentale e della necessità di intendere i problemi vitali ...
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BORGOGNONI, Adolfo
Pino Fasano
Nacque il 4 nov. 1840 a Corropoli (Teramo), da Camillo, medico condotto, e da Clelia Vanni. Nel 1850 la sua famiglia si trasferì a Budrio, e il B. compì gli studi liceali [...] come freno moderatore. Ma il tentativo operato dal B. nella prolusione di conciliare le proprie origini di critico positivista con i concetti dell'indirizzo "estetico" (tentativo proseguito nel corso delle lezioni universitarie, in cui proponeva una ...
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CAVALLANTI, Alessandro
Lorenzo Bedeschi
Nacque il 1ºgenn. 1879 a Sargnano (Crema) da Giuseppe e Bernardina Crotti. Non gli si riconoscono studi particolari all'infuori di quelli ecclesiastici compiuti [...] scientifica che facevano, del suo giornale "un foglio mormone". Basti dire ch'egli definiva Benedetto Croce "un filosofo positivista",e che riteneva Blondel un sacerdote. Egli stesso era costretto a confessare in un confronto diretto con le parti ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...