VENEZIAN, Giacomo
Italo Birocchi
– Nacque a Trieste il 7 dicembre 1861, da Vitale, medico condotto, e da Elisa Norsa, originaria di Mantova, che ebbero altri due figli e che il giovane perdette a soli [...] 1892). Di contro alle teorie sulla efficacia obbligatoria dell’accordo, Venezian faceva proprie le suggestioni della cultura positivista sulla formazione della volontà, metteva al centro la funzione sociale del contratto e utilizzava la nozione di ...
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MARESCOTTI, Francesco (Franco)
Tommaso Giura Longo
– Figlio di Pietro e di Rosa Badioli, nacque il 10 genn. 1908 a Pesaro, dove nel 1927 conseguì il diploma nell’istituto agrario. Trasferitosi con la [...] incompleto. Si tratta di un testo singolare che ha l’ampiezza e la facilità di consultazione di un manuale positivista e il titolo di un trattato sull’abitazione: Il problema, sociale, costruttivo ed economico dell’abitazione, uscito a fascicoli ...
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– Nacque a Zara (Dalmazia), allora sotto il dominio austriaco, il 4 novembre 1843 da Domenico, consigliere di corte d’appello di sentimenti liberal-patriottici, e da Cecilia Vergottini, originaria della [...] 1888 e il 1897 (Torino-Napoli-Roma, Roux e Frassati).
L’opera presentava lo stesso approccio ‘critico’ e positivista della precedente, presentandosi come compilazione storiografica e minuziosa raccolta di eventi. Ma ancor più che nella Storia critica ...
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RICCI, Corrado
Clotilde Bertoni
– Nacque a Ravenna il 18 aprile 1858, figlio del fotografo e scenografo Luigi, e di Clelia Bartoletti. Dopo aver frequentato il liceo classico e l’Accademia di belle [...] ), Michelangelo (Firenze 1900), Pintoricchio (Londra 1902), Rembrandt in Italia (Milano 1918) – che, di ispirazione genericamente positivista, di fatto si valgono (dichiaratamente) di documenti già editi e riposano su scoperte e valutazioni già ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] secondo dopoguerra la disciplina si svilupperà poi in senso prevalentemente storicista e gramsciano, allontanandosi dal metodo positivista di Pitrè e da una sua concezione di popolo che appare ancora risorgimentale e ingenuamente romantica. Ernesto ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] antropologica, pur non propugnando un determinismo negatore del libero arbitrio, fu in qualche modo un freniatra positivista e, in quanto sostenitore della necessità dell'indagine anatomo-istologica del cervello, ritenuto la sede delle alterazioni ...
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TOSCHI, Paolo
Fabio Dei
– Nacque a Lugo di Romagna (Ravenna) l’8 maggio 1893, da Enrico e da Assunta Ricci.
La famiglia, pur di non grandi mezzi, riuscì a far studiare i numerosi figli (fra i quali [...] (specie nel suo più celebre lavoro sul teatro) a unire «interessi estetico-pittoreschi con influenze dell’antropologia positivista» (Clemente, 1978, p. 534). Riconoscendone, tuttavia, il ruolo di «maestro e educatore, nel senso che contribuì alla ...
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CAPORALE, Gaetano
Francesco Di Battista
Nacque il 15 nov. 1815 ad Acerra, grosso borgo agricolo in provincia di Napoli, da Gabriele e da Maria Basile. Il padre, proprietario (i fondi rustici dei Caporale [...] dall'aumentata circolazione dei progressi della scienza non produsse in lui che una confusa adesione all'aura positivista che spirava: piuttosto, la polemica della scuola storica tedesca contro i pericoli di una eccessiva speculazione astratta ...
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FALLETTI (Falletti di Villafalletto), Pio Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 9 apr. 1848, figlio naturale del conte di Villafalletto Francesco Giuseppe (Villafalletto, 16 febbr. 1805-Torino, [...] più stimolanti: era ancora vivo G. Capponi, I. Del Lungo si batteva "contro le esagerazioni della critica tedesca" e il positivismo del Villari sembrava foriero di grandi cose. A questo ultimo il F. si legò subito strettamente, e i due resteranno in ...
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RAYPER, Ernesto
Silvestra Bietoletti
RAYPER, Ernesto. – Nacque a Genova il 1° novembre 1840 da Giuseppe, agiato imprenditore, e da Angela Prato.
Compiute le scuole elementari presso l’istituto dei padri [...] come si ricava dai suoi taccuini, su cui, alternati a rapidi appunti di vedute, egli rappresentò, con atteggiamento positivista, in disegni drammatici e crudi a un tempo, l’organo malato e sempre più distrutto. Consapevole dell’ineluttabilità della ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...