GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] mediante un'analisi sociologica il curioso intreccio di manifestazioni sociali del carnevale. Agivano in lui da un lato il positivista desideroso di portare alla luce gli elementi pagani e cristiani di una festa popolare, dall'altro lo studioso ...
Leggi Tutto
DAINELLI, Giotto
Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Firenze il 19 maggio 1878 dal generale Luigi (imparentato con i Ranuzzi di Bologna e gli Zambeccari), e da Virginia Mari, figlia dell'allora presidente [...] perdita della vista. Morì a Firenze, dove era da poco tornato, il 16 nov. 1968.
Formatosi nel clima culturale del positivismo fiorentino di fine secolo e provvisto di una solida base naturalistica, il D. fu uno dei primi e più tenaci rappresentanti ...
Leggi Tutto
BELGRANO, Luigi Tommaso
Giovanna Balbi
Nato a Genova il 2 febbr. 1838, si laureò in tegge, dedicandosi però esclusivamente alle discipline storiche. Socio fondatore della Società ligure di storia patria, [...] cura della Commissione.
Gli innumerevoli lavori del B., condotti con la precisione e l'erudizione tipiche della scuola positivista, restano utili fonti d'informazione nel campo della storia ligure. Possiamo considerare il B. essenzialmente un erudito ...
Leggi Tutto
MONNERET DE VILLARD, Ugo
Silvia Armando
– Nacque a Milano il 16 genn. 1881 da Enrico e da Anna Foli. La famiglia, di origine borgognona, si era trasferita in Italia ai tempi della Rivoluzione francese.
Si [...] con l’Estetica di B. Croce: le istanze pragmatiche della progettazione architettonica, del metodo archeologico di stampo positivista e perfino della ricerca storica, basata sulla raccolta di dati di natura diversa, parvero in un primo momento ...
Leggi Tutto
FORMIGGINI, Angelo Fortunato
Giorgio Montecchi
Nacque a Collegara, presso Modena, il 21 giugno 1878 da Pellegrino e da Marianna Nacmani.
Il padre apparteneva a una famiglia israelita che aveva messo [...] (1910-1912), a riprova di relazioni molto strette con gli ambienti della filosofia e delle istituzioni culturali di matrice positivista: per questo videro la luce tra le sue edizioni gli Atti dei congressi della Società filosofica italiana oltre che ...
Leggi Tutto
ROSSI DI MONTELERA, Carlo Teofilo
Adriana Castagnoli
– Nacque a Chieri il 27 ottobre 1865, figlio di Luigi e di Marianna Barberis.
A diciassette anni conquistò la medaglia d’oro per la letteratura nel [...] in Europa, segnò anche la rivincita dell’ex capitale del Regno e la «consacrazione tangibile dell’ottimismo positivista – come scrisse Guido Gozzano – e degli ideali evoluzionistici che informavano larga parte della borghesia torinese» e costituì ...
Leggi Tutto
PIETRO IGNEO
Nicolangelo D'Acunto
– Non conosciamo la sua data di nascita avvenuta probabilmente intorno al 1020. Del tutto priva di fondamento si dimostra la tradizione che ne dichiarava l’appartenenza [...] a quell’incontenibile devozione.
L’ordalia di Settimo è stata oggetto di svariate interpretazioni in sede storiografica. Il positivista Robert Davidsohn si mostrò scettico circa la veridicità del racconto e sulla base del parere espresso da un ...
Leggi Tutto
ZANNONI, Antonio
Fabrizio Vistoli
ZANNONI, Antonio. – Nacque a Faenza (allora appartenente allo Stato della Chiesa) il 29 dicembre 1833 dall’ingegner Nicola e da Vincenza Orges, entrambi di famiglia [...] illustrativo, ma assai deboli nella sostanza a causa del tentativo, mal riuscito, di addentrarsi – con fiducia tutta positivista – nel delicato terreno di questioni etno-cronologiche e storico-artistiche a lui estranee per difetto di cognizioni ...
Leggi Tutto
DONATI, Francesco (detto Cecco frate)
Lucia Strappini
Nacque a Seravezza (Lucca) il 16 marzo 1821 da Francesco e da Carlotta Canci. Entrò nell'Ordine degli scolopi il 26 febbr. 1845 e dopo un anno fu [...] il metodo e la cultura del D. sono di carattere completamente diverso da quelli dominanti, poi, in piena epoca positivista. L'erudizione, la larghissima cultura, testimoniate da tutti coloro che lo conobbero, e soprattutto un'attitudine opposta a ...
Leggi Tutto
PASTRONE, Giovanni
Elena Dagrada
PASTRONE, Giovanni. – Nacque ad Asti il 13 settembre 1883, primogenito di Gustavo Ernesto e Luigia Mensio, seguito dalla sorella Marina e dal fratello Alberto.
Il padre era [...] . Né cessò mai di manifestare un vivo interesse per la meccanica, specie quella applicata ai settori che, in pieno fervore positivista, stavano rivoluzionando l’Occidente.
Nel corso degli anni depositò vari brevetti. Nel 1915, poco dopo l’entrata in ...
Leggi Tutto
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...