BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] una nuova fondazione teoretica alle categorie sistematrici del mondo scientifico, necessità, quest'ultima, che nasceva dalla crisi positivista e che, nel B., aveva già avuto modo di esercitarsi nella dissertazione di laurea. Quella simmeliana, del ...
Leggi Tutto
Geografo, storico ed etnologo italiano (Mori 1828 - Firenze 1892), prof. di geografia nella Regia accademia scientifica e letteraria di Milano e dal 1878 nell'Istituto di studî superiori di Firenze. I [...] nell'evoluzione del pensiero geografico italiano perché può essere considerato, sia pure con qualche riserva, il primo geografo positivista. Come storico, si occupò specialmente dei rapporti tra la Chiesa e gli imperatori romani. Merita di essere ...
Leggi Tutto
HORVÁTH, János
Guglielmo CAPACCHI
Critico ungherese, nato a Margitta il 24 giugno 1878. Fu dapprima professore di liceo a Budapest, poi docente alla Scuola normale "Eötvös", quindi (1923-57) professore [...] per la storia della letteratura ungherese. È membro dell'Accademia ungherese delle scienze.
Formatosi nell'ambito della scuola positivista, fu l'iniziatore di nuove correnti critiche i cui interessi si accentrano sulla storia dello spirito (A magyar ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto fra letteratura e scienza deve essere inteso come un dialogo di frontiera [...] di Francesco De Sanctis ha osservato in un discorso su La scienza e la vita (1872) che il gusto della sperimentazione positivista ha introdotto il “laboratorio” anche in letteratura e in arte, ma proprio alla data inaugurale del secolo, l’anno 1900 ...
Leggi Tutto
Nato a Dublino il 28 settembre 1824, morto il 9 maggio 1904. Storico delle matematiche; professore al Queen's College a Galwais in Irlanda dal 1853 al 1893. A lui è dovuta la prima sistemazione moderna [...] Geometry from Thales to Euclid (Dublino 1889).
Si possono inoltre segnalare le sue relazioni personali con Augusto Comte, e l'influenza esercitata dal pensatore positivista sulle sue lezioni.
Bibl.: Cfr. Dict. Nat. Biography, suppl. II, 1901-1911. ...
Leggi Tutto
CAPPA, Paolo
Lorenzo Bedeschi
Nacque a Genova il 19 febbr. 1888, ma trascorse l'infanzia e la fanciullezza a Savona dove poco dopo i suoi genitori Francesco e Maria Forzani di tradizione cattolica s'erano [...] autonomia di giudizio che restò la caratteristica del suo cristianesimo aperto. Al liceo Chiabrera poi si oppose all'ideologia positivista di alcuni insegnanti con una polemica che mosse a rumore la città e che costituì il lancio del settimanale ...
Leggi Tutto
Matematico, psicologo e filosofo inglese (Exeter 1845- Madera 1879). Dal 1871 prof. all'University College di Londra. Divulgò e sviluppò le ricerche matematiche più notevoli della sua epoca: da quelle [...] dello spazio (1870), che, sulla strada aperta dal Riemann, precorre le teorie di A. Einstein. Come filosofo, il C., positivista, cercò di dare un'interpretazione della cosa in sé dal punto di vista dell'evoluzionismo (Lectures and essays, 1879). ...
Leggi Tutto
SERGI, Giuseppe
Antropologo, nato a Messina il 20 marzo 1841. A 19 anni fu con Garibaldi a Milazzo. Dopo aver insegnato filosofia e lettere greche nei licei, divenne professore di antropologia nelle [...] dalla quale egli passò alla psicologia e alla pedagogia, facendosi propagatore (fra il 1880 e il 1890) dell'indirizzo positivista o, meglio, meccanicista che ebbe la sua massima espressione nella dottrina dello Spencer. Fra le opere di questo periodo ...
Leggi Tutto
CASTELNUOVO, Enrico
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1839, da famiglia ebraica. Aveva appena un anno e mezzo, quando suo padre abbandonò la famiglia per andare a vivere in Egitto; la madre [...] da bambino una vera educazione religiosa; comunque da adulto si mantenne sempre fedele ad un atteggiamento di positivista laico.
Frequentò le Scuole reali (istituto tecnico), senza grande passione poiché si sentiva attratto soprattutto dagli studi ...
Leggi Tutto
surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] destinato a rinnovare il rapporto tra mondo e individuo su una base drasticamente opposta alla prospettiva razionale e positivista borghese. Gli strumenti assunti dal s. per realizzare questo programma sono la teoria freudiana dell’inconscio, su cui ...
Leggi Tutto
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...