EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] critica e revisione del darwinismo, fu il più usato nelle università italiane.
In sede filosofica l'E. fu positivista; intervenne più volte, soprattutto nelle prolusioni ai corsi accademici e in occasione di congressi scientifici, a difesa dell ...
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CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] per quanto lo stesso Varisco fosse favorevole alla chiamata del Gentile, mentre contrario era il Credaro (che sosteneva il positivista Tarozzi). Con un telegramma del 2 maggio 1914 lo stesso C. informava il Gentile dell'esito della votazione: "undici ...
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ROZENSTEJN, Anja Moiseevna (Anna Kuliscioff). – Nacque a Simferopoli (penisola della Crimea) nel 1854 (ma la data è incerta)
Mariapia Bigaran
da Moisej e da Rosalia Karpacevskj, maggiore di altri due [...] politica a quella economica, culturale e antropologica, aggregando gli esponenti più significativi del mondo intellettuale progressista e positivista. Numerosi articoli furono firmati dalla coppia con le iniziali ‘T.K.’ oppure ‘Noi’.
Nel gennaio del ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] quanto invece «sia ancora presente nella nostra cultura, seppure mascherato, trasformato, tradotto in linguaggi diversi» l’argomentare positivista di Moebius che «ricorre alla creazione di una natura che, di volta in volta, assume la faccia più ...
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Alberto Vespaziani
Abstract
L’interpretazione costituzionale dipende dalla teoria della costituzione e dalla teoria dell’interpretazione. Non esiste un grado zero dell’interpretazione, le interpretazioni [...] è tuttora la cultura giuridica dominante nelle università, tra i giudici e gli avvocati.
Tuttavia tra costituzionalismo e positivismo esistono delle vaste aree di inconciliabilità, ed i tentativi di formulare un compendio analitico-formale di regole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione storico-critica ottocentesca è assai ampia ed eterogenea e raggiunge [...] ripiglia la sua libertà, si riannoda all’Ottantanove, tira le conseguenze. Comparisce il socialismo nell’ordine politico, il positivismo nell’ordine intellettuale. Il verbo non è più solo Libertà, ma Giustizia, la parte fatta a tutti gli elementi ...
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Tecnologia dell’architettura
Spartaco Paris
Mentre quella di tecnica è una nozione che accompagna l’intera evoluzione dell’uomo, il termine tecnologia entra nel lessico a partire dal Seicento, non immediatamente [...] visioni delle moving-cities degli Archigram, che anticipano un futuro di ipertrofico nomadismo tecnologico.
Il primato positivista della tecnologia proietta l’architettura in una dimensione squisitamente tecnica, pura essenza costruttiva; ciò ne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] da un ingente incremento della tecnologia, in grado di manipolare e trasformare la natura a vantaggio dell’uomo. Il positivismo finisce così per sancire il divorzio dell’uomo di scienza dal modello inclusivo e universale dell’ homme de lettres ...
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LOMBARDO-RADICE, Giuseppe
Franco Cambi
, Nacque a Catania il 24 giugno 1879 (ma fu registrato all'Ufficio di stato civile in ritardo, sotto la data del 28 giugno) da Luciano Lombardo, modesto impiegato, [...] e interventista democratico, monista e pluralista, ispirato a Gentile e a Croce ma anche al realista e positivista Salvemini", fu un intellettuale "coerente nella sua onestà", "nelle sue sensibilità", nella sua "operosità infaticabile e animatrice ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’etnologia e l’antropologia culturale nascono nel corso dell’Ottocento come saperi riconoscibili [...] ’etnologia tedesca
In Germania, e più in generale nella Mitteleuropa, l’etnologia trova nuove declinazioni. Tradizionalmente positivista ma antievoluzionista (culturale), l’etnologia mitteleuropea, che ha soprattutto nel tedesco la lingua veicolare e ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...