Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] particolare interesse, poiché può essere considerato un diretto precursore delle obiezioni mosse attualmente alla scienza sociale positivista nella letteratura in certo qual modo esoterica sull'ermeneutica. Il nuovo metodo storico, tuttavia, fin dall ...
Leggi Tutto
Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] altri dal 'contagio'.
Per la prima volta, tra 18° e 19° secolo, nell'ambito della cultura illuminista e positivista, alla concezione caritativo-repressiva fu contrapposta quella dell'assistenza come diritto del cittadino e dovere dello Stato. Nacque ...
Leggi Tutto
Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] composizione, a suo dire fittizia, artigianale, inventata di sana pianta.
Nella seconda metà dell'Ottocento, quando il pensiero positivista da un verso e il marxismo dialettico dall'altro imponevano il materialismo filosofico e pratico, sorsero e si ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] propagazione delle teorie di Darwin, il secondo n’è posteriore e in gran parte anche ne fu conseguenza (A. Gabelli, Il positivismo naturalistico in filosofia, 1891, in Id., Educazione positiva e riforma della società, a cura di R. Tisato, 1972, p. 11 ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Grandi sintesi
David Knight
Grandi sintesi
La seconda rivoluzione scientifica del XIX sec. è stata affiancata dall'istituzionalizzazione dell'insegnamento, [...] per i suoi colleghi. Benché a Parigi fosse stato in stretto contatto con il filosofo positivista Auguste Comte, Williamson non abbracciò il positivismo, ma divenne uno dei maggiori esponenti della teoria atomica nel corso dei dibattiti che ebbero ...
Leggi Tutto
logica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» in un ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità il [...] raccostarle alla l. tradizionalmente intesa. La riduzione poi dei principi logici a principi psicologici operata in ambito positivista non consente di raccordare neppure questo indirizzo ai temi e alla problematica della l. prekantiana. Va piuttosto ...
Leggi Tutto
L’università italiana e il pamphlet di Croce
Alessandro Savorelli
Dieci anni di battaglie sull’università
Il 7 e il 12 luglio 1914, a poche settimane dallo scoppio della Prima guerra mondiale, Croce [...] divenuta, nella visione di Croce, il terreno di scontro specifico per un conflitto a tutto campo con la ‘vecchia’ cultura – positivista o spiritualista che fosse –, la quale si opponeva al rinnovamento e che finiva per palesare, a suo parere, sia nei ...
Leggi Tutto
COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] da tempo esisteva una solida tradizione di studi folclorici. Scomparsa con Pitrè la demopsicologia - troppo legata alla cultura positivista -, lo studio della cultura popolare si intendeva connesso ad altre discipline (di recente acquisizione come l ...
Leggi Tutto
GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] realtà e nella vita si trova il linguaggio liberandosi delle superstizioni del formalismo moderno, rappresentando non l'aridità del vero positivista ma i contenuti umani e storici, l'immagine dell'uomo del proprio tempo.
La Biennale del 1952 fu il ...
Leggi Tutto
Croce e la Spagna
Stefania Pastore
Il viaggio in Spagna e la nascita dell’ispanismo italiano
Del suo primo incontro con la Spagna il giovane Benedetto Croce lasciò un taccuino di viaggio, in cui annotò [...] tedesco che aveva subito alcuni decenni prima. E quella frase era rivolta piuttosto contro la pedanteria filosofica e la goffaggine positivista che contro la Spagna, la cui letteratura e arte, e il cui popolo e la cui storia hanno sempre avuto ...
Leggi Tutto
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...