Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Mantegazza
Paola Govoni
Medico, patologo, igienista, antropologo, Paolo Mantegazza fu tra i protagonisti del dibattito italiano sull’evoluzionismo. I suoi interventi sulle razze e sulla donna, [...] di età liberale erano accettati, e lo sarebbero stati anche in seguito, sebbene sull’onda di retoriche diverse da quella positivista. In Italia l’immagine dello scienziato impegnato in campo sociale non era la stessa diffusa in Gran Bretagna, Paese ...
Leggi Tutto
LEYDI, Roberto
Nico Staiti
Etnomusicologo, nacque a Ivrea il 21 febbraio del 1928, da Silvio, ufficiale di aviazione e amministratore, e Carla Bosio, milanese; dal matrimonio nacque una sorella, Renata [...] sulla scorta di un’istanza in primo luogo politica e sociale, erede al tempo stesso della grande tradizione demologica positivista – e in questo la sua formazione di naturalista lo avvicinava ai medici, botanici, zoologi di fine Ottocento che ...
Leggi Tutto
Tatuaggio
Marco Aime e Franco Buttafarro
Per tatuaggio si intende genericamente un segno permanente, che viene impresso sulla pelle attraverso l'introduzione nel derma di pigmenti accuratamente distribuiti [...] tatuaggio veniva considerato dagli studiosi una sorta di residuo di barbarie e di mentalità primitiva. Il diffondersi della scienza positivista, l'influenza delle teorie di Ch. Darwin e, in Italia, gli studi di C. Lombroso, contribuirono a rafforzare ...
Leggi Tutto
Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] si ritrovano nelle numerose raccolte posteriori che adottano questo tipo di ordinamento tematico.
Dopo l’Unità, la scuola positivista affronta lo studio del folklore su basi scientifiche e secondo un’ottica antropologica. Non si ricerca più nel mondo ...
Leggi Tutto
MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] e caratterizzanti del suo Federico II, imperatore, incorrendo nelle forti ostilità degli storici di sperimentata metodologia positivista che alla tipologia delle fonti utilizzate da Kantorowicz non riconoscevano sicura attendibilità, come ad esempio ...
Leggi Tutto
Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] o meno sofisticata, per superare l'ultima invisibile frontiera che separa la vita dalla morte. Senza però la cieca fiducia positivista che animava le s. delle origini, mancano l'obiettivo. Nessuna macchina accederà più alla visione totale. E quella ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Adriano Buzzati-Traverso
Mauro Capocci
Adriano Buzzati-Traverso è stato uno dei principali esponenti della prima generazione di genetisti e biologi molecolari in Italia. A lui si devono molti sforzi, [...] si scontrava anche con la sua idea di rapporto tra scienza e società e l’approccio profondamente laico e positivista alla ricerca. Gli anni trascorsi nelle agenzie internazionali, prima di dedicarsi esclusivamente alla pubblicista e alla divulgazione ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è caratterizzato dall’ingresso delle masse sulla scena della storia. Nel [...] di Popper sostiene un razionalismo critico e metodologico che si distacca dal razionalismo dogmatico della tradizione positivista: le ipotesi scientifiche – spiega Popper – hanno una validità soltanto provvisoria e possono sempre essere contraddette ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucrezio
Ivano Dionigi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel De rerum natura, Lucrezio introduce nel mondo culturale romano idee rivoluzionarie [...] la vera stagione lucreziana sarà nel Seicento, Settecento e Ottocento: i secoli della scienza, dell’illuminismo e del positivismo, i quali non solo riscopriranno e troveranno particolarmente congeniale l’atomismo e il razionalismo lucreziano, ma ci ...
Leggi Tutto
LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] due secoli. Socialismo e filosofia in Italia dopo l'Unità, Bari 1983, pp. 65-67, 235-255, 263-265; M. Ferrari, Ricerche sul positivismo italiano: le indagini etiche di L. L., in Riv. critica di storia della filosofia, XXXVIII (1983), 1, pp. 50-80; F ...
Leggi Tutto
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...