PENTA, Pasquale
Laura Schettini
PENTA, Pasquale. – Nacque a Fontanarosa (Avellino) il 22 aprile 1859 da Francescantonio, di professione notaio, e Adelaide Colucci.
Terzo di nove figli, intraprese gli [...] diverse.
Morì a Napoli il 29 novembre 1904, a causa di una polmonite.
Opere. Oltre ai testi citati, si segnalano: Positivismo e criminalità. Conferenza letta il 22 giugno 1890 al Circolo giuridico di Napoli, Ivrea 1890; Pazzia e società, Milano 1893 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] europea, che è valsa in genere agli scrittori del periodo l’accusa di provincialismo. Le formule del positivista H.-A. Taine accompagnano quasi insensibilmente gli scrittori italiani dal determinismo esasperato a un atteggiamento irrazionalistico che ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] la validità di talune delle cosiddette leggi poste a fondamento delle sue interpretazioni, venivano rifiutati i paradigmi positivisti, il 'funzionalismo ecologico' come pure la pretesa di formulare leggi generali del comportamento umano, che poneva ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] la validità di talune delle cosiddette leggi poste a fondamento delle sue interpretazioni, venivano rifiutati i paradigmi positivisti, il 'funzionalismo ecologico' come pure la pretesa di formulare leggi generali del comportamento umano, che poneva ...
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CULTURALE L'a. c. è una branca delle scienze antropologiche sviluppatasi con tale nome (cultural anthropology) negli Stati Uniti, e quindi entrata come disciplina autonoma nel mondo scientifico e accademico [...] . Si tratta di discipline affini, integrantisi reciprocamente, o perfino di termini interscambiabili. Infatti oggi la teoria positivista e fissistica delle razze umane come unità biologiche pure, cioè riportabili a caratteri legati a un unico gene ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] che sia mai stata scritta da un autore di lingua non inglese", e difatti, nonostante egli conservasse la sua mentalità positivista, è innegabile che vi è in essa una potenza d'intuito eccezionale, che, malgrado ogni riserva, rende l'opera meritevole ...
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UGUAGLIANZA (fr. egalite; sp. igualdad; ted. Gleichheit; ingl. equality)
Federigo ENRIQUES
1. Il concetto di cose eguali (numeri, figure, corpi, proprietà uguali) è importantissimo per tutte le scienze: [...] dell'assioma geometrico che si enunci per riguardo a ciò che ne costituisce il sostrato ipotetico. Ma per il positivista ogni evidenza a priori di questo genere riesce priva di fondamento, e la proprietà transitiva della relazione che vogliamo ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] della dialettica dei distinti). Da filosofo del diritto, si è concentrato sulla grande controversia tra giusnaturalismo e positivismo giuridico, prendendo posizione per quest’ultimo come modo d’avvicinarsi allo studio del diritto e come teoria del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Mosca
Claudio Martinelli
Fondatore della moderna dottrina della scienza politica italiana e classico esponente del pensiero elitista, Gaetano Mosca elabora un’originale e fortunata teoria della [...] tribù primitive e così via. Ebbene, in Mosca si riscontra un netto rifiuto di ogni determinismo, meccanicismo e riduzionismo positivista come metodo applicabile alle scienze sociali, ma anche, al tempo stesso, un forte ancoraggio a una dottrina che ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] è propriamente di interesse astronomico" (in Hufbauer 1991, p. 43). All'affermazione di Bessel faceva eco il filosofo positivista francese Auguste Comte (1798-1857).
Poiché gli astronomi, vincolati alla Terra, possono raccogliere sulle stelle e sugli ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...