RADDI, Amerigo
Andrea Giuntini
RADDI, Amerigo. – Nacque a Firenze il 1° novembre 1852 da Pietro e da Adelaide Berti. Visse dal 1875 al 1893 a La Spezia, che considerò una seconda patria.
Nella città [...] reti il necessario tessuto connettivo. Il contesto culturale in cui Raddi crebbe professionalmente fu caratterizzato dal determinismo positivista che proponeva un parallelismo fra condizioni materiali e morali e tra ordine sanitario e assetto sociale ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] . Il naturalismo, accettando l’eredità del r. precedente, svolge un programma più ampio e ambizioso, che riflette il pensiero scientifico positivista di quel periodo: É. Zola nel ciclo dei Rougon-Macquart, i fratelli E. e J. de Goncourt, A. Daudet e ...
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Romanziere (Rouen 1821 - Croisset 1880). Figlio dell'illustre chirurgo Achille-Cléophas, compì gli studî secondarî a Rouen (1832-40); quindi fu indirizzato dalla famiglia agli studî giuridici e inviato [...] pietà che aveva creato Charles Bovary e Madame Arnoux. Saint Julien l'Hospitalier e Hérodias riaffermano, contro il naturalismo positivista, il culto della forma, della pura bellezza. Alcuni progetti di vario genere (tra gli altri quello di un ...
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Nacque il 15 giugno 1801 in Milano, morì il 6 febbraio 1869 in Castagnola, presso Lugano. Lasciati a 17 anni gli studî ecclesiastici, fu nominato nel 1820 professore di grammatica latina e poi di umanità [...] a Le più belle pagine di C. C., Milano 1922; B. Brunelli, Il pensiero di C. C., Torino 1925; A. Levi, Il positivismo politico di C. C., Bari 1928. Per il Politecnico: A. Monti, in Pensiero ed Azione, Milano 1926 (con doc. ined.). Per l'Archivio ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] futuro della democrazia, Torino 1984.
D.M. Ricci, The tragedy of political science, New Haven (Conn.) 1984.
G. Sola, Saggio introduttivo, in Positivismo e politica fra '800 e '900, a cura di D. Fiorot, G. Sola, IIIª parte, Padova 1986, pp. 11-85.
D ...
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MUSEO
Maria Luigia Pagliani
Manfredi Nicoletti
Franco Minissi
Roger Lesgards
Paolo B
(XXIV, p. 113; App. III, II, p. 182; IV, II, p. 540)
Negli ultimi vent'anni il m. ha mutato la sua fisionomia [...] un m. scientifico è quello di vantare i meriti della scienza salvatrice e cantarne le lodi, avremo un m. positivista, che privilegerà i benefici apporti della scienza all'umanità, dimenticando che essa ha fornito anche armi e prodotti tossici ...
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VERSO LIBERO
Mario Praz
. Nome assai controverso col quale si sono designati nelle letterature moderne (da circa il 1887 in poi) i tentativi di rendere nel movimento verbale l'esaltazione lirica in [...] ricrea incessantemente; non vive solo di tradizione, ma di evoluzione": dove l'ultima frase rispecchia curiosamente e la dottrina positivista e l'idealismo rinascente alla fine dell'Ottocento. Il Vielé-Griffin crea il suo ritmo con la ripetizione di ...
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Tecnocrazia
Domenico Fisichella
SOMMARIO: 1. Il rischio dell'ambiguità concettuale. 2. L'economia come discrimine. 3. I precursori. 4. Tre rivoluzioni industriali. 5. Caratteri strutturali e funzionali. [...] ' tecnico-economico (v. Baritz, 1960). Rimangono i due limiti testé evocati. Da una parte, infatti, ad avviso del positivismo sociale vengono meno le ragioni della politica: la realtà sociale si dépolitise. Dall'altra, tale filone di pensiero, pur ...
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Giurisprudenza
Michele Taruffo
Pluralità di significati del termine
'Giurisprudenza' è termine irriducibilmente polisemico, nella sua teoria come nell'uso attuale. La comprensione del suo significato [...] il saggio di von Kirchmann (v., 1848, tr. it., pp. 3 ss.; v. Wolf, 1953). Essa muove dall'ipotesi, tipica del positivismo ottocentesco, che la scienza sia conoscenza di un oggetto 'dato' secondo un metodo razionale, ma ne deriva in modo pressoché ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] svizzero a guardare alle fonti documentarie con occhio libero e non prevenuto. Contro l’assunto di matrice positivista testimoniato, ad esempio, da Mommsen, secondo il quale sarebbe stato assolutamente necessario indagare tutte le fonti disponibili ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...