CORRADINI, Camillo
Francesca Socrate
Nacque ad Avezzano il 23 apr. 1867 da Gaetano, artigiano, e da Anna Maria Donsanti.
Trasferitosi a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza, dopo [...] pacifica del paese, e che a tale integrazione avrebbe dato grande contributo una incisiva politica scolastica. Questa fiducia "positivista" in uno sviluppo e in un progresso democratico e senza fratture fu alla base di una collaborazione e di ...
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MARTELLI, Diego
Fulvio Conti
– Nacque a Firenze il 28 ott. 1839 da Carlo e da Ernesta Mocenni.
Il padre, ingegnere ferroviario originario di Prato, uomo di vasti interessi culturali e scientifici, nutriva [...] poi con la nascita del movimento dei macchiaioli) sia i riferimenti culturali e politici (con l’adesione ai valori del positivismo, del materialismo e del socialismo umanitario di P.-J. Proudhon). In ogni caso, nel 1859, allo scoppio della seconda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento si scontra frequentemente sulla nozione di realismo: ha maturato esperienze [...] contributo dei coevi sviluppi delle scienze esatte (fisica in primis) e umane (filosofia, psicanalisi), porta alla crisi del principio positivista secondo cui il mondo oggettivo sarebbe scientificamente determinabile, al pari dell’uomo, ridotto dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Più che di scienza e di religione, sarebbe opportuno parlare di gruppi di scienziati [...] del cristianesimo, hanno in effetti fatto cadere una serie di miti positivistici o di credenze a lungo perpetuate. Contro i positivisti e i laici militanti del suo tempo, Pierre Duhem , noto fisico e filosofo della scienza della Francia della Terza ...
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MORBELLI, Angelo
Rossella Canuti
MORBELLI, Angelo. – Nacque il 18 luglio 1853 ad Alessandria da Giovanni, agiato proprietario di terreni vinicoli a La Colma nei dintorni di Rosignano, nel Monferrato, [...] maestri e partecipe di quel genere letterario-storico-romantico dal quale poi si allontanò gradualmente per avvicinarsi all’area positivista che a Milano coincideva con l’ambito letterario rivolto al verismo di Giovanni Verga, Luigi Capuana, ma anche ...
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GAROGLIO, Diego
Domenico Proietti
Nacque a Montafia, nell'Astigiano, il 4 genn. 1866 da Luigi, magistrato, e da Ernestina Pugno. Compiuti gli studi superiori, ottenne una borsa di studio per la facoltà [...] peraltro del tutto in linea con la sua ricerca poetica, contro gli abusi del metodo storico e dello specialismo positivista, a sostegno di una critica estetica che, ricorrendo anche agli strumenti del metodo comparativo e della critica simbolica, si ...
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VISALBERGHI, Aldo
Benedetto Vertecchi
VISALBERGHI, Aldo. – Nato a Trieste il 1° agosto 1919, trascorse buona parte della sua infanzia a Monfalcone, dove risiedevano i suoi genitori, Wanda Janovitz e [...] , si impegnò per riprendere il cammino intrapreso fino alla prima guerra mondiale, specialmente da studiosi di orientamento positivista (culminato nella definizione da parte di Maria Montessori del metodo che reca il suo nome). Visalberghi operò ...
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MURIALDI, Luigi (Gino)
Paolo Mattera
– Nacque a Torino il 15 ottobre 1872 da Luigi e da Francesca de Angelis, entrambi insegnanti elementari.
La sua maturazione avvenne prima in un centro rurale, ad [...] , nonché base delle sue azioni future. Il principio ispiratore dell’intero testo è una visione di natura evoluzionistica e positivista del socialismo: «L’evoluzione procede per gradi – argomentavano gli autori – non dalla rovina e dallo sfacelo della ...
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FODERÀ, Michele
Chiara Ambrosoli
Nato ad Agrigento, da Antonino e da Paola Vullo, il 30 aprile 1792, studiò medicina e filosofia all'università di Catania, che all'epoca già vantava un'antica tradizione [...] F., distante dal vitalismo ancora ben radicato tra non pochi studiosi dell'epoca e già decisamente orientata in senso positivista, appare chiaramente nelle sue opere di carattere più generale. In Recherches sur les sympathies et sur autres phenomènes ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Premessa
Non è certo facile definire in una rappresentazione sintetica [...] caso che nella seconda metà dell’Ottocento prenda corpo la musicologia moderna, una nuova disciplina che – nel clima positivista – vuole gettare le basi per un’interpretazione scientifica della musica. La parola “musicologia” viene coniata nel 1863 ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...