fiera (Fera)
Fernando Salsano
Gaetano Ragonese
Significa " animale " in genere, in If IX 72 fa fuggir le fiere e li pastori; Pg VI 94 guarda come esta fiera [l'Italia] è fatta fella, dove è parte della [...] significa al presente Dante per tre fiere, leonza è il piacere, lupa è l'utile, leone è l'onore ".
L'indagine positivista del D'Ovidio sempre cauta e circospetta vuole, circa al leone e alla lupa, attenersi alla " bonaria percezione degli antichi ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] ital., 1° febbr. 1894), o filocolonialiste (cfr. il Proemio a Peregrinazioni indiane) in linea con lo sgretolamento dell'impianto positivista-progressista che andò accentuandosi tra la fine dell'800 e il primo decennio del sec. XX.
Alla metà del 1865 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] , p. 4).
Cercando di garantirsi la sopravvivenza, la comunità degli storici sembrava capace solo di ricorrere alla soluzione positivista, cercando il suo compito nel lavoro erudito. Ma anche il tempo dell’erudizione era passato, nel momento in cui ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] a sottrarsi ai vincoli di una visione oggettuale quale era quella imposta dal metodo scientifico di una medicina positivista e si avvicinò alla lettura della modalità di esistenza del malato fuori della nosografia sintomatologica tradizionale.
Il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Comte, sia sul piano epistemologico sia nelle sue connessioni politico-sociali, [...] in corrispondenza con lui e aveva perfino contribuito a sovvenzionarlo, a un certo punto, in un libro su Comte e il positivismo (1865) e altrove sottopone a un deciso sfrondamento le sue dottrine: accetta la sua divisione delle scienze e il suo ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] dalla raccolta alla presentazione dei dati, alla loro divulgazione nella didattica o presso un pubblico più ampio.
Il periodo positivista
Le origini dell'a. v. vengono fatte risalire alle origini stesse della fotografia e del cinema. Fin dalla prima ...
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ZORLI, Alberto
Massimo Paradiso
ZORLI, Alberto. – Nacque a Bagnacavallo il 4 ottobre 1854 da Bernardino e da Camilla Melandri Contessi. Appartenente a famiglia di antica nobiltà, ebbe titolo di conte. [...] sociale, in Rivista di filosofia scientifica, 1885, vol. 4, pp. 85-102).
Sulle questioni interne ai rapporti tra positivismo, sociologia e storia tornò ancora nel 1885, criticando Spencer per aver postulato con scarso senso della realtà storica la ...
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TARGIONI, Idalberto
Roberto Bianchi
– Nacque a Firenze il 19 ottobre 1868 da genitori ignoti. Consegnato da una levatrice di via San Zanobi all’ospedale degli Innocenti, fu battezzato come Edelberto.
Durante [...] di poesie sociali (Il Canzoniere: poesie sociali, Empoli), con testi che mostrano vicinanza al socialismo umanitario e positivista, e un anticlericalismo di matrice risorgimentale. Nel 1903 fu eletto segretario della Camera del lavoro di Pistoia ...
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DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] nel 1912 a Palermo.
Il D. fu pertanto animato da una concezione liberale soggetta sia all'impulso riformista e positivista che caratterizzò anche altre posizioni - e segnatamente quella di Nitti - sia, come è stato osservato efficacemente dal Lanaro ...
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GRASSO, Gabriele
Antonello Pizzaleo
Nato ad Ariano di Puglia (ora Ariano Irpino) il 5 dic. 1867 da Antonio e Angela Carchia, frequentò nella città natale il ginnasio terminando a Napoli gli studi secondari; [...] -570). Con questi studi il G. rafforzò certamente la sua collocazione in una comunità accademica di orientamento marcatamente positivista: "sotto una triplice corazza di erudizione storica non mancava in lui lo spirito geografico, cioè l'attitudine a ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...