CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] (1999).
Il C. affermò più tardi che in lui e nei suoi amici era "una sacrosanta avversione per l'afflosciamento positivista, materialista, socialista che ancora in quel tempo infestava la cattedra, la letteratura e la scienza" (Messina di l'altrieri ...
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SORBELLI, Albano
Maria Gioia Tavoni
– Nacque a Fanano (Modena), il 2 maggio 1875, da Isidoro e da Annunziata Zecchini, in una famiglia di modeste condizioni.
Il primo scritto Agostino Sorbelli. Cenni [...] nel dicembre del 1901 conseguì la libera docenza in storia moderna.
Sorbelli si forgiò, pertanto, al metodo storico positivista da lui applicato alla critica storica con venature umanitarie e sociali. Lo dimostrano gli studi soprattutto del decennio ...
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BARONE, Enrico
Oscar Nuccio
Nacque a Napoli da Giovanni e da Carofina De, Liguori il 22 dic. 1859; compiuti gli studi nel Collegio della Nunziatella, passò nell'ottobre 1875 all'Accademia militare. [...] : 1848-49, 1859-66, ibid. 1929); Le istituzioni militari e le condizioni politico-sociali: prolusione, ibid. 1898 (di ispirazione positivista); 1814 in Francia, ibid. 1898 (2 ediz., ibid. 1900); 1813 in Sassonia, ibid. 1900; 1806 in Germania, 2 voll ...
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GIACOMELLI, Nella
Maria Antonietta Serci
Nacque a Lodi, il 2 luglio 1873, da Paolo, fervente repubblicano, laico, anticonformista, e da Maria Baggi, rigidamente cattolica e monarchica, autoritaria e [...] al 1900 l'assunzione della G. come istitutrice dei sei figli di E. Molinari, uno scienziato anarchico di cultura positivista. L'incontro tra i due, entrambi di tendenza "antiorganizzatrice", diede vita a un sodalizio politico e sentimentale che si ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] lui fornito di un'alternativa al monolinguismo lirico di ascendenza petrarchesca. Formatosi in una cultura dominata dal pensiero positivista, P. esprime nuove esigenze spirituali, sulla linea di tanti altri poeti e narratori italiani tra la fine dell ...
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GEOMORFOLOGIA
Paolo Roberto Federici
(v. morfologia terrestre, XXIII, p. 834)
La g., o morfologia terrestre, ha assunto un ruolo di primo piano fra le scienze contemporanee in ragione dell'interesse [...] ma soprattutto nella sua fondamentale coerenza con il pensiero evoluzionista, nel quadro di un'evidente ispirazione alla filosofia positivista. La teoria davisiana incontrò un grande favore anche in Italia (salvo l'isolata opposizione di G. Rovereto ...
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RITTER, Johann Wilhelm
Maryla Falk
Pensatore tedesco, nato il 16 dicembre 1776 a Samitz in Slesia, morto il 23 gennaio 1810 a Monaco. Giunto a 19 anni a Jena, compie rapidamente, da autodidatta, gli [...] per il R. la priorità di alcune grandi scoperte, che egli infatti anticipò intuitivamente, ma non seppe, né volle avvalorare nella positività concreta del singolo problema, subordinandolo invece all'interesse ideologico: per cui alla reazione ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] . Erano pure presenti significative comunità protestanti. Sembrava dominante il pensiero filosofico positivista.
Del clero mantovano aveva fatto parte il maggiore filosofo positivista italiano, R. Ardigò, che nel 1871 aveva lasciato il canonicato e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] identità con esso e si rifiutino di veder in esso la stessa propria immagine (pp. 67 e 68-69).
Ed è positivismo in senso non fenomenistico, ma realistico:
Esso non ammette che esista solo ciò che è appreso dalla coscienza, che l’esistenza delle ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] conseguente, appartengono in modo peculiare al profilo del Novecento ‒ e sono il risultato della lunga riflessione positivista sulla finalità delle scienze; risultato anche della crisi di quella riflessione, con lo sganciamento naturale della ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...