STRAFFORELLO, Gustavo
Marco Soresina
– Nacque il 12 luglio 1818 a Porto Maurizio (Imperia), da Leonardo, esponente di una numerosa famiglia che commerciava olii. Non si conosce il nome della madre.
Studiò [...] , in Annali di Ca’ Foscari, 2000, n. 1-2, pp. 113-133; R.S. Di Pol, Istruzione popolare e self-helpismo nel tardo positivismo piemontese, in Il libro per la scuola tra Sette e Ottocento, a cura di G. Chiosso, Brescia 2000; F. Pontuale, In their own ...
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PISCEL, Antonio
Mariapia Bigaran
PISCEL, Antonio. – Nacque a Rovereto (Trento) il 4 marzo 1871 da Antonio e da Giuliana Redolf.
Il padre, imprenditore serico ed esponente della vita pubblica cittadina, [...] e di una leale collaborazione. Gli scritti politici di Piscel mostrano l’influenza che ebbe su di lui il pensiero positivista (Herbert Spencer e Achille Loria fra gli autori più citati) assieme al filone risorgimentale di Giuseppe Mazzini e Francesco ...
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Di famiglia bergamasca, nacque a Fourneaux (Savoia), da Felice e Carolina Gavazzi, il 25 ott. 1879. Da giovane partecipò alla vita dei cattolici organizzati nell' "Opera dei congressi", svolgendo la sua [...] e di polemica. Spiritualista convinto, nei suoi studi critici risentì, tuttavia, da giovane, del metodo positivista, tentandone complesse applicazioni psicologico-scientifiche nei volumi sul Rovetta (Un meccanismo umano. Saggio d'una nuova ...
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IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] elementi del suo pensiero. Così specialmente G. Tarozzi (che però, nell'ultima fase del suo pensiero, esce dal positivismo) distinguendo la questione an sit dalla questione quid sit, conclude che una realtà trascendente e una vita oltremondana possa ...
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Pubblicare un’etnografia. Fare etnografia: l’evoluzione della metodologia di ricerca dell’antropologia culturale. Bibliografia
In termini generali, il termine etnografia indica la rappresentazione (in [...] dell’antropologia interpretativa e di quella femminista e di genere) hanno minato le certezze di stampo modernista e positivista della disciplina. Il processo di autocritica e riflessione che ne è derivato, centrato su questioni epistemologiche ed ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] , 1900, n. 4, pp. 231-240). Quando, da parte socialista e radicale, fu aperta una vivace polemica contro Golgi, positivista e anticlericale ma reazionario, il G. prese le difese del maestro. Contestato per questo dai compagni di fede del Ghislieri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Culto e cultura della storiografia giuridica in Italia
Carlos Petit
In Europa non vi è una disciplina più avvezza dell’italiana al rendiconto pubblico attraverso bilanci periodici dei lavori intrapresi [...] italiana era concepita come la combinazione della tradizione romana e dei contributi germanici, procedendo secondo un metodo positivista o ‘naturalistico’ che aspirava, per dirla con Pietro Bonfante, a «desumere dalle viscere stesse degli istituti e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] in senso ampio di Del Vecchio, insomma, c’era spazio per tutti: per i teorici generali giuspositivisti, per i sociologi positivisti, e anche per i filosofi giusnaturalisti come lui. Per lo stesso Del Vecchio, invece, ci fu posto nell’università ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] completati e meglio fondati se si colloca "l'opera del Vailati e del C. entro l'orizzonte di crisi del positivismo, con un tentativo di rinnovamento, diverso così dalla reazione idealistica del Croce, come da quella mistica e magica dei papiniani ...
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HUGUES, Luigi
Nadia Fusco
Maria Teresa Dellaborra
Nacque a Casale Monferrato il 28 0tt. 1836 da Matteo, originario di Abriès nel Delfinato, e da Marianna Lucca, nativa di Trino Vercellese. Laureatosi [...] utilizzati per interpretare la natura di queste relazioni: anche qui l'H. conferma la propria adesione ai principi positivisti, che finiscono con il divenire espressione di una logica di tipo "determinista" per la quale l'ambiente esercita ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...