SALINAS, Antonino
Fabrizio Vistoli
– Nacque a Palermo il 19 novembre 1841, secondogenito di Emanuele, modesto funzionario della burocrazia borbonica, e di Teresa Gargotta, nobildonna termitana dagli [...] nelle sue prime ricerche sulle fonti documentarie medievali poste al servizio di una storiografia filologica di marca positivista.
Dopo un breve intermezzo patriottico nell’esercito garibaldino (autunno-inverno 1860-61), varcò di nuovo lo Stretto ...
Leggi Tutto
CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] e al lavoro umano, in Anno di sangue, dedicato a Giolitti; nelle elezioni del 1904 appoggiò il filosofo positivista A. Asturaro, presentato dai socialisti; nel 1909, contro il giolittismo e il trasformismo, appoggiò ancora il candidato socialista ...
Leggi Tutto
PASQUALI, Pietro
Matteo Morandi
PASQUALI, Pietro. – Nacque a Due Miglia di Cremona l’11 novembre 1847 da Giovanni Battista, muratore, e Francesca Luigia Bodini, contadina.
A Cremona frequentò la Scuola [...] con il fröbelismo, a stretto contatto con alcuni dei suoi principali interpreti e divulgatori italiani d’indirizzo positivista. In particolare, della proposta del grande educatore tedesco Friedrich Fröbel – che egli cercò sempre di adattare alla ...
Leggi Tutto
De Chiara, Stanislao
Giuseppe Inzitari
, Studioso di D. (Cosenza 1856 - ivi 1923), presidente dell'Accademia cosentina. Si dedicò con molto fervore allo studio e alla diffusione del culto di D. in Calabria. [...] . e la " Donna gentile ", del 1888, apparsa, in seconda edizione, in " L'Alighieri " III 418, confermò la sua adesione al metodo positivista.
L'opera sua più notevole è il volume D. e la Calabria, che ebbe due edizioni (Aprea 1895 e Città di Castello ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio filosofico e scientifico, concezione secondo la quale gli accadimenti della realtà metafisica, fisica o morale sono reciprocamente connessi in modo necessario e invariabile. In particolare [...] in meccanica quantistica.
In geografia, il paradigma deterministico si afferma nella seconda metà del 19° sec. per influenza del positivismo, ma se ne hanno segni precursori in opere di filosofi e geografi greci e di pensatori di età moderna: secondo ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] è il dissidio fra il mondo ideale ed eroico della sua educazione umanistica e carducciana e il mondo a lui contemporaneo, positivista e edonista, di cui è pur curioso osservatore. Donde il particolare umorismo diP., ch'è un sorridere tra ammiccante e ...
Leggi Tutto
GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] del libro, andato al di là di ogni previsione, non poteva non ripercuotere sulla rivista appena agli inizi la sua positività.
La Critica divenne così, velocemente, un severo luogo di ricerche, di studi, e anche, spesso, di impietosi esami critici; e ...
Leggi Tutto
BARBATO, Nicolò (Nicola)
Massimo Ganci
Nacque a Piana dei Greci (od. Piana degli Albanesi) da Giuseppe e da Antonina Mandalà il 5 ott. 1856. Piccolo centro agricolo dell'entroterra palermitano, circondato [...] la miseria e l'intensa opera di agitatore sociale affiancarono, nella personalità del B., alla componente scientista e positivista una spiccata componente apostolica che rimase sempre viva e operante lungo tutta la sua vita.
Quando in Sicilia nacque ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] apparentemente proseguire lungo i binari tracciati con forza negli ultimi trent’anni del secolo precedente dalla cultura positivista. La scienza antropologica dell’Ottocento – che in Italia ha in Cesare Lombroso un protagonista indiscusso – aveva ...
Leggi Tutto
DELLA TORRE, Luigi
Francesco M. Biscione
Nato ad Alessandria il 13 luglio 1861 da Giacomo e Jenny Pisa, di agiata famiglia ebraica (era nipote del banchiere Zaccaria Pisa), fu personaggio di rilievo [...] fallimentari" (Castronovo, 1975, p. 179). Il D. fu, in definitiva, tipico esponente di una borghesia ebraica mitteleuropea e positivista che vedeva nel libero sviluppo delle forze sociali e nell'ascesa dei ceti popolari le componenti decisive per la ...
Leggi Tutto
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...