MACCHI, Luigi
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Termini Imerese, nel Palermitano, il 14 sett. 1871, da Giuseppe, impiegato nelle Ferrovie, trasferitosi per lavoro dalla Lombardia, e da Luigia Caradonna. [...] e politica nel vivace ambiente dell'ateneo palermitano: R. Schiattarella soprattutto - titolare di filosofia del diritto e positivista - lo indirizzò alla conoscenza del pensiero radicaldemocratico e socialista, attraverso lo studio di autori quali G ...
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Antropologo statunitense (San Francisco 1926 - Philadelphia 2006). Insieme all'antropologa H. Storey, sua moglie, condusse vaste ricerche sul campo a Giava (1952-54), a Bali (1957-58) e quindi, per circa [...] ermeneutica contemporanea e delle dottrine dell'ultimo Wittgenstein. In opposizione a ogni forma di scientismo positivista che vorrebbe ridurre l'antropologia a una scienza generalizzante, G. elaborò un'influente "antropologia interpretativa ...
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HARRISON, Frederic
Anna Maria Ratti
Poligrafo inglese, nato a Oxford il 18 ottobre 1831, morto a Bath il 14 gennaio 1923. Compiuti gli studî a Oxford, iniziò la professione forense nel 1858 e trattò [...] : fu uno dei fondatori e principali collaboratori della Positivist Review e, dal 1880 al 1905, presidente del comitato positivista inglese. Soprattutto ebbe mentalità sociologica e a questa si deve ricondurre anche l'attività che egli svolse in ...
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OLIVETTI, Gino
Ferdinando Fasce
OLIVETTI, Gino (Jacob Angelo Gino). – Nacque a Urbino il 5 settembre 1880 da Raffaele, possidente, residente a Ivrea e lontano parente degli omonimi industriali meccanici, [...] Salvatore Cognetti de Martiis, Gaetano Mosca e Cesare Lombroso, laureandosi in giurisprudenza nel 1902. Educato nella fiducia positivista nel progresso tecnico e scientifico e nella sensibilità per la questione sociale, dopo la laurea svolse viaggi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il sistema giuridico internazionale e l’ordinamento comunitario
Giuseppe Palmisano
L’evoluzione del contesto giuridico internazionale ed europeo nella seconda metà del Novecento
A partire dalla fine [...] ha continuato a porsi – come si diceva poc’anzi – nella prospettiva dualista elaborata soprattutto, nell’ambito della teoria positivista-statalista, da Hans Triepel in Germania e Anzilotti in Italia, considerandola più valida ai fini sia di un ...
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GRIPPO, Pasquale
Giulia Caravale
Nacque a Potenza il 12 dic. 1845 da Gerardo e Angela Biscione. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli, si laureò a soli 17 anni (Cilibrizzi) [...] storici e della comparazione con gli ordinamenti degli altri paesi occidentali. Un metodo, dunque, vicino all'indirizzo positivista e caratterizzato soprattutto dall'analisi storico-comparatista.
I temi dei suoi saggi sono numerosi. Nel 1869 pubblicò ...
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Angiulli, Andrea
Pedagogista e filosofo (Castellana, Bari, 1837 - Roma 1890). Dopo essersi laureato all’università di Napoli, proseguì i suoi studi a Berlino, Parigi e Londra dove venne in contatto con [...] quando ottenne la cattedra di Pedagogia all’università di Bologna, che può essere considerata l’atto di nascita della pedagogia positivista italiana. Professore di Pedagogia dal 1872 al 1876 a Bologna, e dal 1876 alla morte a Napoli, dove insegnò ...
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Labriola, Antonio
Filosofo e politico (Cassino 1843-Roma 1904). Formatosi a Napoli, alla scuola di F. De Sanctis e B. Spaventa, fu prof. di filosofia morale e di pedagogia all’univ. di Roma. Inizialmente [...] , di diffusione del marxismo sulla base di un radicale ripensamento della lettura ottocentesca datane dal socialismo positivista (In memoria del Manifesto dei comunisti, 1895; La concezione materialistica della storia: dilucidazione preliminare, 1896 ...
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strutturalista, scuola
Tommaso Ciarli
Insieme di teorie economiche che si ispirano allo strutturalismo e considerano un sistema economico nel suo complesso, ponendo particolare attenzione sulle relazioni [...] scuola s., ma un insieme di contributi che si fondano sullo strutturalismo, ponendosi in contrasto con l’approccio positivista dell’economia neoclassica. In base alla definizione, si possono far rientrare nello strutturalismo le teorie di A. Smith ...
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Corrente linguistica che identifica e classifica gli elementi della lingua in base alla loro distribuzione, cioè l’insieme dei contesti in cui un elemento può comparire, eliminando dalla descrizione dei [...] , verificabili e controllabili; l’obiettivo è una descrizione formale, rigorosa e coerente dei fenomeni grammaticali. In quest’ottica positivista il linguaggio è considerato in termini meccanicistici di stimolo e risposta, secondo lo schema S − r − s ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...