CIMBALI, Enrico
Bruno Busacca
Nacque a Bronte (Catania), il 9 dic. 1855 da Antonio, di una famiglia di possidenti, e da Marianna Leanza, e vi compi gli studi inferiori, frequen tando per breve tempo [...] culturali diverse (il Kathedersozialismus tedesco, ricevuto tramite gli economisti della scuola lombardo veneta; il positivismo comtiano e l'evoluzionismo darwinista; gli sviluppi contemporanei della pandettistica tedesca), il C. avviava una ...
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BUCCELLATI, Antonio
Mario Caravale
Nacque a Milano il 22maggio 1831 da Luigi e da Marianna Vigoni. Dopo aver studiato nei ginnasi cittadini di S. Alessandro e di S. Marta e poi nel collegio di Gorla [...] IX (1876), pp. 565-582.
D'altro canto prendeva viva parte alla polemica in corso tra la scuola classica e quella positivista, negando ogni valore ai principali assunti di quest'ultima. In Il concetto scientifico della pena, in Riv. penale, s. 1, VI ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] l’uguale diritto negli altri. Nel 20° sec. si sono svilup;pate posizioni o di reazione a tale concezione positivista, con il ritorno a formulazioni kantiane o idealistiche, o di rinuncia a una definizione filosofica di g., identificata talvolta ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] il carattere ‘giusto’ o ‘ingiusto’, e sono definitivamente tramontate nel 19° secolo con l’affermarsi del positivismo giuridico che, fondandosi sul diritto effettivamente osservato in una società, ha evidenziato che gli Stati consideravano sempre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mercato e concorrenza
Antonio Jannarelli
Mercato e concorrenza tra cultura giuridica e cultura economica
La problematica relativa a mercato e concorrenza rinvia in primo luogo a un'area di riflessione [...] buona parte del secondo dopoguerra. Quel passaggio storico è intervenuto in un contesto caratterizzato anche dall’avvento del positivismo e di un approccio metodologico nelle scienze sociali incline:
a) ad autonomizzare i singoli saperi, in nome ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] al rinnovamento degli studi di diritto, proveniente da una nuova generazione di giuristi, attratta da «quell’invadente positivismo filosofico che dalle scienze mediche e naturali era penetrato con facile conquista nelle scienze sociali» (Grossi 2000 ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] con la tradizione filosofica dell'idealismo tedesco, il D., che si era affermato subito come un risoluto critico del positivismo filosofico e giuridico, poté essere anche considerato come un neoidealista, ed a tale titolo si deve l'accoglienza di ...
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Diritto
Potere originario e indipendente da ogni altro potere.
S. dello Stato
Intesa come qualità giuridica esclusivamente pertinente all’imperium dello Stato, la s. è concetto moderno e che solo allo [...] una s. della Ragione (F. Guizot), o, addirittura di s. dello Stato (è il caso, per es. dei massimi esponenti del positivismo giuridico tedesco, come C.F. Gerber, P. Laband e G. Jellinek). Di s. popolare parlò, invece, il massimo esponente dei radical ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] secondo l'assetto ideologico e materiale del sistema giuridico vigente. In un sistema di diritto ispirato ai principi del positivismo giuridico, i d. sono costituiti solo per via di normazione positiva, dato che ogni altra pretesa non positivizzata ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] non senza impazienze di riesumazione (ad esempio l'ingiustificatissimo ed iperbolico elogio di P. Marzolo nella prefazione a Isimboli).
Il positivismo del F. aveva, tuttavia, il suo lato buono, e ancor più il suo "lombrosismo", ch'egli interpretò non ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....