CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] per quanto lo stesso Varisco fosse favorevole alla chiamata del Gentile, mentre contrario era il Credaro (che sosteneva il positivista Tarozzi). Con un telegramma del 2 maggio 1914 lo stesso C. informava il Gentile dell'esito della votazione: "undici ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] la fisica abbia ucciso la metafisica (1883), sul Volgarizzamento delle scienze (1886), su I criteri del Bene (1890), su Il positivismo nella scienza e nella vita e sulla Fisica sociale (1892), su Logica e onore e su L'economia politica (1895).
Tornò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] , né di pirronismo (la cui conseguenza più inattesa potrebbe essere stato il culto del documento), né di un anacronistico ‘positivismo’, ma di una qualche formulazione intermedia e di compromesso, che ha molto a che fare con quanto Marc Bloch scrisse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] svizzero delle obbligazioni, compiendo «una specie di massaggio turco sulle mentalità anchilosate da oltre mezzo secolo di positivismo e nazionalismo giuridico» (Osservazioni di uomini di legge in Inghilterra, 1946, poi in Studi giuridici, 3° vol ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] Carrara sarebbe caratterizzato da un dissidio irrisolto tra le premesse giusnaturalistiche e i dettami propri del positivismo giuridico: come dimostrerebbe, oltre all’ambigua qualificazione del reato come «ente giuridico», il costante riferimento a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Opocher
Giuseppe Zaccaria
Pensatore dalla forte vocazione filosofica, sempre pervasa da un’alta ispirazione etica che percorre l’intera sua opera e tutta la sua attività, Enrico Opocher fu allievo [...] ultimi sviluppi della filosofia del diritto italiana, «Rivista internazionale di filosofia del diritto», 1951, 1, pp. 40-57.
Positivismo logico e scienza giuridica, «Rivista trimestrale di diritto e procedura civile», 1951, 1, pp. 139-46.
Diritto e ...
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COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] La caratteristica fondamentale che lo distingue e lo rende in qualche misura sempre diverso dai tempi in cui visse - fra positivismo e scuola economica "ortodossa" da un lato, e fascismo dall'altro - è la costante ricerca di rapporto e mediazione fra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] di Tullio Ascarelli, «Diritto privato», 1997, 3, pp. 551-66.
F. Casa, Tullio Ascarelli. Dell’interpretazione giuridica tra positivismo e idealismo, Napoli 1999.
P. Grossi, Scienza giuridica italiana, Milano 2000 (in partic. pp. 145 e segg., 212 e ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] con il B. riacquistò un prestigio europeo. A lui si deve, d'altra parte, quel trapasso della positività in agnosticismo e positivismo che nell'ambito biologico hanno caratterizzato buona parte della più seria scienza italiana di fronte al ricorrere ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] l'ipotesi di una esegesi fondata su presupposti solidamente scientifici: ancora una bascula tra incipiente decadentismo e positivismo naturalistico. Per quanto il D. dicesse di tollerare a fatica la pratica giornalistica che giudicava limitativa del ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....