FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] seguirono al '68, nei cosiddetti "anni della contestazione e delle stragi", provocarono le prese di posizione contenute in una serie di saggi: Il positivismo giuridico "contestato" (in Riv. trim. di dir. e proc. civ., XXII [1969], pp. 98-306), Tra ...
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CARNAZZA, Gabriello
AAgnello
Nato a Catania il 26 apr. 1871, figlio del sen. Giuseppe Carnazza Amari, studiò legge nella università locale, coltivando gli studi romanistici in cui ebbe maestro Pietro [...] la puntualità filologica e si intrecciano frettolosamente suggestioni di diversa provenienza - dalla scuola storica, dal positivismo giuridico, dalla pandettistica tedesca di fine Ottocento - che convergono sull'insistenza della natura evolutiva del ...
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Vena d’acqua a getto continuo e luogo da cui l’acqua scaturisce; anche getto d’acqua artificiale, architettonicamente configurato (➔ fontana). Per estensione, principio, origine, ciò da cui qualche cosa [...] classico» del diritto costituzionale.
Le ragioni di questo cambiamento vanno cercate, da un lato, nell’affermazione del positivismo giuridico tedesco, in virtù del quale si è pensato alla legge come la manifestazione suprema della volontà statale ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] gioco, degli obiettivi della norma, dei modelli di comportamento proposti. Se "la 'sussunzione causale' è la logica del positivismo, che voleva intendere il ruolo del giudice come quello di un meccanico esecutore della legge, che può soltanto dolersi ...
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Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del diritto di resistenza in una prospettiva costituzionalistica che tenga conto anche della più generale riflessione giusfilosofica sull’argomento. [...] dogmatici «… un diritto che contrappone al positivo comando dei governanti un valore più radicale e vincolante, la cui “positività”, tuttavia, nell’atto in cui è negata dalla legge scritta e dagli organi dello Stato, diviene problematica» Se ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] romano, Torino 1910) iniziò il confronto delle sue posizioni con il pensiero giuridico contemporaneo (in particolare il positivismo kelseniano e l'attualismo) che vaglierà lungo tutta la sua carriera scientifica con rigore analitico oltre che con ...
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GRISPIGNI, Filippo
Paolo Camponeschi
Nacque a Viterbo il 31 ag. 1884 da Pietro e da Rosa Venturini.
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Roma, negli anni dell'università prese parte al dibattito [...] , pure la forma della repressione avrebbe dovuto essere differente" (p. 106). Il G. poneva anzi il principio, autenticamente positivista, della necessaria valutazione della "differenza di fatto tra l'azione del pazzo e quella dell'uomo normale" come ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] le organizzazioni autonome di lavoratori. L'eredità del sansimonismo correlò il socialismo in Francia (e in Belgio) al positivismo, alleato della Scienza e del Progresso. Ma esso ebbe rilevanza anche nella promozione di un ceto imprenditoriale nel ...
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Norme e sanzioni sociali
Vincenzo Ferrari
Norme, sanzioni e azione sociale
Definizione generale di 'norma' o 'regola'
La parola italiana norma (corrispondente all'omonima parola latina), come i suoi [...] quanto tali, 'attributivi di significati'. Questa visione si è imposta soprattutto durante la stagione ottocentesca del positivismo statalistico, in cui i significati delle norme giuridiche sono stati rappresentati come 'certi', nel senso scientifico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Massimo Severo Giannini
Sabino Cassese
Giannini è stato lo studioso che ha maggiormente contribuito alla conoscenza del diritto amministrativo e al suo sviluppo, nonché a forgiare gli strumenti concettuali [...] , l’insegnamento di Vittorio Emanuele Orlando – il richiamo ai giuristi di coltivare solo il diritto, il positivismo, il germanesimo, il privatismo, la Konstruktionjurisprudenz – era divenuto una scolastica e aveva prodotto una chiusura disciplinare ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....