BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] rivendicava l'esigenza di porre in primo piano il problema gnoseologico e rappresentava una sorta di compromesso tra il positivismo e lo spiritualismo.
Nell'opera La morale nella filosofia positiva (Firenze 1871), in cui si esponevano criticamente le ...
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GAUDENZI, Augusto
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Nacque a Bologna il 17 maggio 1858 da Agostino e da Cornelia Pelloncini. A Roma, dove la famiglia si trasferì nel 1875 al seguito del padre, nominato capo sezione al ministero delle [...] società e legava all'evoluzione di questa lo sviluppo di quello, dall'altro si apriva alle suggestioni del positivismo giuridico e sollecitava un'analisi scientifica del diritto che prescindesse nettamente da ogni elemento agiuridico. Emblematico è ...
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GABELLI, Aristide
Giuseppe Sircana
Nacque a Belluno il 22 marzo 1830 da Pasquale, professore di matematica, e da Elena Varola. Compì gli studi classici a Venezia, dove nel 1848-49 prese parte, come [...] da L'uomo e le scienze morali (Milano 1869), scritto che, ancorché divulgativo, viene considerato la prima opera organica del positivismo italiano.
In esso il G. affermava che la coscienza, i sentimenti e i criteri morali non sono innati, ma si ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] dei rimproveri principali che l'E. muove alla scienza ottocentesca è di aver ostentato - soprattutto sotto l'influenza del positivismo - un rifiuto dei problemi posti dalla metafisica, che ha condotto ad una vera e propria forma di pusillanimità del ...
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FERRARI, Sante
Wilhelm Buttermeyer
Nacque a Padova il 12 nov. 1853, unico figlio di Antonio, oste, e di Beatrice Bettini. Dopo aver compiuto gli studi nella città natale, si laureò in filosofia il 31 [...] filosofo", sia gli "splendidi risultati" da lui raggiunti. Non fa quindi meraviglia che egli lodasse, in una recensione del discorso Idealismoe positivismo di G. Levi (apparsa in Riv. ital. di filosofia, II[1887], vol. II, 2, pp. 203 s.), lo "spirito ...
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GABRIELLI, Giorgio
Franco Cambi
Nacque a Palermo il 6 dic. 1886 da Gabriele e da Giuseppa Brancato.
La formazione professionale e culturale del G. avvenne nella Palermo degli inizi del secolo, satura [...] irrazionalismo di tipo nietzschiano, di G.A. Colozza, rappresentante di un tardo - cauto e critico - modello di positivismo pedagogico, ma in particolare di G. Gentile, che proprio a Palermo veniva maturando ed esponendo, nelle lezioni universitarie ...
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GALLO, Nicolò
Giuseppe Sircana
Nacque il 10 ag. 1849 a Girgenti (oggi Agrigento) da Gregorio.
Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita presso l'Università di Palermo, per diversi anni si dedicò [...] fondamentali della sua concezione dell'arte e della letteratura, di orientamento idealistico e metafisico in contrasto con il positivismo allora diffuso, si ritrovano nella prolusione che svolse, appunto nella capitale, nel 1885; nel 1887 pubblicò un ...
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DI CARLO, Eugenio
Maria Cristina Laurenti
Nacque a Palermo il 21 genn. 1882, da Salvatore e da Rosa Caravella.
Laureato in filosofia, iniziò l'insegnamento all'università di Camerino come titolare della [...] pensato in relazione con altri individui". Perciò l'opera di Petrone poteva essere considerata la migliore risposta e ai positivisti e a Croce "che il carattere sociale del diritto negò" (ibid.). S'intende pertanto la dialettica della meditazione del ...
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D'AGUANNO, Giuseppe
Franco Tamassia
Nacque a Trapani il 14 maggio 1862, da Antonio e da Francesca Bellet.
Compiuti a Trapani gli studi liceali, frequentò la facoltà di giurisprudenza di Palermo. dove [...] interesse degli studiosi per la sua opera e per la sua figura. La sua dinamica militanza nelle file del movimento positivista, allora prevalente, è sincera in relazione a quanto in esso serve a demistificare ed a rinnovare, ma si arresta laddove ...
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DE DOMINICIS, Saverio Francesco
Franco Cambi
Nato a Buonalbergo (Benevento) il 22 marzo 1845 da Vincenzo e Nicoletta Marinari, seguì gli studi liceali nel capoluogo e nel 1864 si iscrisse, come allievo [...] nella filosofia moderna, ibid. 1874).
Se il D. riconosceva a Comte di essere stato il fondatore della "filosofia positivista", di aver colto la funzione centrale assunta dalla scienza nel mondo moderno, di averla separata dalla metafisica e di ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....