LAMANNA, Eustachio Paolo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Matera il 9 ag. 1885 da Angiolo e Bruna Pizzilli. Studiò all'Università di Firenze dove si laureò in lettere e in seguito in filosofia sotto la [...] loro la concretezza della vita spirituale delle singole persone. Si mescolava qui un'attenzione per le scienze tipica del positivismo con ambizioni caratteristiche delle filosofie speculative. Il L. ereditò questo quadro di problemi e con esso una ...
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CHERUBIN (Cherubini), Francesco
Silvio Tramontin
Nato a Venezia il 13 sett. 1838 da Antonio e Cecilia Previtali, abbracciò lo stato sacerdotale e fu insegnante di lettere e (1873) prefetto degli studi [...] di cattolici intransigenti veneti che non ritenevano conciliabile il cristianesimo con la civiltà moderna, impregnata di laicismo e di positivismo, e che intendevano serrare le loro fila attorno al papa per la difesa delle verità di fede e dell ...
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GRISPIGNI, Filippo
Paolo Camponeschi
Nacque a Viterbo il 31 ag. 1884 da Pietro e da Rosa Venturini.
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Roma, negli anni dell'università prese parte al dibattito [...] , pure la forma della repressione avrebbe dovuto essere differente" (p. 106). Il G. poneva anzi il principio, autenticamente positivista, della necessaria valutazione della "differenza di fatto tra l'azione del pazzo e quella dell'uomo normale" come ...
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FAGGIANI, Dalberto
Ugo Magrini
Nacque a Tresnuraghes (Oristano) il 1° ott. 1903 da Eugenio e da Teresa Pozzi, in una famiglia piemontese trasferitasi temporaneamente in Sardegna in seguito a un incarico [...] e di epistemologia, settori in cui, dal 1951 in poi, la sua produzione scientifica secondo l'indirizzo del positivismo logico ha assunto notevole rilievo. Si ricordano i notevoli contributi in alcune delle più significative pubblicazioni: Sulle ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] . 314-36 (ristampato in Studi storici dieconomia, Bologna 1936, pp. 33-216).
Accanto a questi studi in cui il positivismo veniva assunto a base di considerazioni teoriche, il C. andò sviluppando, specialmente negli ultimissimi anni, una produzione di ...
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FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia di Massa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] realistiche svolte organizzative, fosse stato l'"empirismo grossolano" (in Libera Parola, 21 ag. 1908), frutto del positivismo di matrice ferriana, largamente diffuso nel PSI.
Ancora delegato della sezione socialista di La Spezia al congresso ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] secondo dopoguerra la disciplina si svilupperà poi in senso prevalentemente storicista e gramsciano, allontanandosi dal metodo positivista di Pitrè e da una sua concezione di popolo che appare ancora risorgimentale e ingenuamente romantica. Ernesto ...
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GIROLAMI, Giuseppe
Massimo Aliverti
Nato a Foligno da Bartolomeo e da Orsola Innamorati, il 9 ott. 1809, dopo aver completato nella sua città gli studi filosofici e letterari s'iscrisse alla facoltà [...] , avrebbe decisamente evocato il concetto di anima).
Il G. fu uno dei massimi esponenti del pre-positivismo italiano, di quella corrente spiritualista della psichiatria di metà Ottocento fortemente influenzata dal cristianesimo che, pur considerando ...
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DAINELLI, Giotto
Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Firenze il 19 maggio 1878 dal generale Luigi (imparentato con i Ranuzzi di Bologna e gli Zambeccari), e da Virginia Mari, figlia dell'allora presidente [...] perdita della vista. Morì a Firenze, dove era da poco tornato, il 16 nov. 1968.
Formatosi nel clima culturale del positivismo fiorentino di fine secolo e provvisto di una solida base naturalistica, il D. fu uno dei primi e più tenaci rappresentanti ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] A. L., in Perfiles del marxismo, I, La filosofía de la praxis: de L. a Gramsci, Caracas 1986, pp. 17-64; S. Barbera, L. e il positivismo, in Critica marxista, XXV (1987), 4, pp. 65-90; L. d'un siècle à l'autre, a cura di G. Labica - J. Texier, Paris ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....