PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] ss.). Nelle ultime parole riappare quell’equilibrio che non consente di rinchiudere Paladin negli schemi di un rigido positivismo: se la decisione va assunta alla stregua della Costituzione «interpretata e reinterpretata di continuo», si aprono spazi ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] ma, in effetti, non mancava di coerenza il pensiero del F. quando proponeva un'equazione tra verismo in arte, positivismo in filosofia e socialismo in politica (Conversazioni, III, p. 216), a cui opponeva la rievocazione nostalgica di un Risorgimento ...
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GARBASSO, Antonio
Giulio Peruzzi
Nacque a Vercelli il 16 apr. 1871 da Luigi e Rosa Gabba (sulla professione dei genitori non si hanno notizie, la madre è definita "benestante"). Fece gli studi classici [...] nel Novecento e la politica della ricerca, ibid., pp. 1126 s.; P. Redondi, Cultura e scienza dall'illuminismo al positivismo, ibid., p. 681. Sul ruolo svolto nella nascita della fisica dei raggi cosmici e nella organizzazione del gruppo di Arcetri ...
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PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] i problemi, senza riuscirvi, ma solo aprendone la strada, si comprende la sua riscoperta nell’età del positivismo. Questa convinzione della superiorità delle verità della matematica contrastava la spiegazione dei fenomeni forniti dalla scienza fisica ...
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PATETTA, Federico
Elisa Mongiano
– Nacque a Cairo Montenotte (Savona) il 16 febbraio 1867 da Ferdinando, avvocato, e da Eugenia Airaldi.
Iscrittosi, nell’anno accademico 1883-84, alla Facoltà di giurisprudenza [...] costantemente ribadita dallo studioso, di una conoscenza critica delle fonti e sul suo scetticismo nei riguardi sia del positivismo, sia dell’idealismo crociano, ma anche sulla consapevolezza dei limiti dell’indagine storica, nella persuasione che l ...
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CURIEL, Eugenio
Nando Briamonte
Nacque a Trieste l'11 dic. 1912, da Giulio e da Lucia Limentani, ebrei triestini. Molto probabilmente influenzato dal padre, ingegnere, il C. si avviò agli studi scientifici. [...] dei testi classici dei marxismo portò avanti la riflessione sul rapporto fra scienza e filosofia, storia e filosofia, positivismo, idealismo e marxismo, in un saggio critico sul "manuale" di N. I. Bucharin. Scrisse alcune interessanti notazioni sul ...
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ERRERA, Alberto
Alessandro Polsi
Nato a Venezia il 14 apr. 1842 da Giacomo, commerciante ebreo, la cui famiglia esercitava anche attività bancaria, e da Elena Ventura, intraprese gli studi di giurisprudenza [...] Qualche cenno all'E. dedicano, nei loro lavori, L. Bulferetti, Le ideologie socialistiche in Italia nel periodo del positivismo evoluzionistico (1870-1892), Firenze 1951, pp. 144 s.; L. Briguglio, Correnti politiche nel Veneto dopo Viltafranca (1859 ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] possibile affrontare l'"altro dibattito", cui Croce si riferiva, quello sollevato prima da H. Leo e rilanciato poi, "in pieno positivismo", da O. Lorenz, con cui si volle "contestare l'esistenza, i limiti, il valore del Medioevo come periodo storico ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] più matura, in cui dava un fondamento teorico al suo scetticismo gnoseologico, superato però in una sorta di positivismo fideistico, che si appagava della "rivelazione della natura", delle apparenze fenomeniche come veritiere e non ingannevoli.
Nella ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] [F. Perri], I repubblicani sull'Aventino, in La Critica politica, IV[1924], pp. 445-449; e C. F. Ansaldi, Positivismo ed aventinismo repubblicano, ibid., pp. 501-504), mentre egli, contro l'attendismo legalitario e contro l'organica alleanza coi ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....