GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] , Tra due secoli. Socialismo e filosofia in Italia dopo l'Unità, riprendendo in forme nuove il problema del positivismo e riaprendo, in generale, la questione del rapporto tra eredità positivistiche e filosofia del Novecento, nelle sue varie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] il Trattato appare come un masso erratico in un paesaggio la cui superficie è cartografata con l’acribia dello scientismo positivista ma il cui sottosuolo ribolle di un magma che attira gli indagatori dell’inconscio. Alla matematica del Manuale di ...
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FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia di Massa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] realistiche svolte organizzative, fosse stato l'"empirismo grossolano" (in Libera Parola, 21 ag. 1908), frutto del positivismo di matrice ferriana, largamente diffuso nel PSI.
Ancora delegato della sezione socialista di La Spezia al congresso ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] secondo dopoguerra la disciplina si svilupperà poi in senso prevalentemente storicista e gramsciano, allontanandosi dal metodo positivista di Pitrè e da una sua concezione di popolo che appare ancora risorgimentale e ingenuamente romantica. Ernesto ...
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GIROLAMI, Giuseppe
Massimo Aliverti
Nato a Foligno da Bartolomeo e da Orsola Innamorati, il 9 ott. 1809, dopo aver completato nella sua città gli studi filosofici e letterari s'iscrisse alla facoltà [...] , avrebbe decisamente evocato il concetto di anima).
Il G. fu uno dei massimi esponenti del pre-positivismo italiano, di quella corrente spiritualista della psichiatria di metà Ottocento fortemente influenzata dal cristianesimo che, pur considerando ...
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DAINELLI, Giotto
Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Firenze il 19 maggio 1878 dal generale Luigi (imparentato con i Ranuzzi di Bologna e gli Zambeccari), e da Virginia Mari, figlia dell'allora presidente [...] perdita della vista. Morì a Firenze, dove era da poco tornato, il 16 nov. 1968.
Formatosi nel clima culturale del positivismo fiorentino di fine secolo e provvisto di una solida base naturalistica, il D. fu uno dei primi e più tenaci rappresentanti ...
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DE MATTEI, Rodolfo
Luciano Russi
Nato a Catania da Eugenio e da Maria Sciuto Patti il 1ºgenn. 1899, e laureatosi in giurisprudenza nel 1922 nell'università catanese, fu il primo a conse, guire la libera [...] e una casistica della condotta politica al fine di individuare le soluzioni più opportune ed efficaci. Tra idealismo e positivismo egli cercò il punto centrale per considerare costantemente aperti i canali di collegamento tra il pensiero e l'azione ...
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DE AMICIS, Tommaso
Giuseppe Armocida
Nacque in Alfedena (L'Aquila) il 18 ott. 1838, da Giuseppe ed Elena Di Loreto, primo di numerosi fratelli, tra i quali si distinse Mansueto che fu deputato e senatore. [...] scuola medica napoletana che si confrontava in quegli anni con i modelli del naturalismo moderno di S. Tommasi e dei positivismo nella medicina di A. Cantani. L'influenza, che questi maestri e la generale atmosfera dell'ateneo napoletano certamente ...
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DE DOMINICIS, Teresa
Maria Baiocchi
Nata a Roma nel 1842, da Alessandro, di nobile famiglia di Bagnorea, e da Vittoria Latuille, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti.
Fin da [...] quindi pessimista, ma, ricollocata nel contesto culturale del tempo, si rivela presa di posizione spiritualista in polemica col positivismo e l'entusiasmo per la scienza che si andavano affermando in quegli anni. Questa ipotesi è avvalorata anche da ...
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FRANZOSI, Girolamo
Delfina Giovannozzi
Nacque probabilmente a Polpenazze - ora Polpenazze del Garda, presso la sponda lombarda del lago -, tra la fine del sec. XVI e l'inizio del XVII; trascorse gran [...] 1825, V, p. 421; L. Thorndike, A History of magic and experimental science, VI, New York 1941, pp. 511-514; L. Bonuzzi, Cultura e medicina dal '400 all'età del positivismo, in Cultura e vita civile a Verona, a cura di G. Marchi, Verona 1979, p. 441. ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....