GHISLERI, Arcangelo
Giuseppe Sircana
Nacque a Persico, in provincia di Cremona, il 5 sett. 1855 da Luigi, fattore in un'azienda agricola, e da Barbara Lodoli. All'età di 17 anni conseguì a Cremona il [...] 179-182, 185-192, 237-259, 320, 373-375; L. Bulferetti, Le ideologie socialistiche in Italia nell'età del positivismo evoluzionistico (1870-1892), Firenze 1951, ad indicem; M. Morante, A. G., in Figure del movimento sociale repubblicano, Torino 1953 ...
Leggi Tutto
CALÒ, Giovanni
Luigi Ambrosoli
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 dicembre 1882 da Torquato e da Teodora Argentina. Accostatosi, nel corso degli studi compiuti all'università di Firenze, [...] ". Assieme all'idealismo, il C. respingeva la cosiddetta "pedagogia scientifica" perché viziata dal più gretto positivismo. Il C. si collocava in posizione intermedia rispetto alla pedagogia idealistica e alla pedagogia scientifica riallacciandosi a ...
Leggi Tutto
BOTTINI, Lorenzo
Mirena Bernardini Stanghellini
Nacque a Lucca il 16 giugno 1849 dal marchese Giovanni Battista e da Teresa Mazzarosa, in un'antica famiglia patrizia nota per la sua tradizione di costante [...] religiosa che avrebbe impedito la propagazione delle teorie anarchiche... e come rimedio ai mali estremi prodotti dal moderno positivismo" (Esare, VIII [1894], 1). Quando l'Esare nacque, la stampa cattolica a Lucca vivacchiava alla meglio tenuta in ...
Leggi Tutto
FUBINI, Simone
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 23 ott. 1841 a Casale Monferrato da Salvador e da Allegra (nel registro anagrafico della locale comunità ebraica non è indicato il casato della madre). [...] , e in questa sede concluse la sua carriera universitaria.
Formatosi alla scuola del Moleschott, grande teorico del positivismo scientifico e acuto osservatore delle implicanze sociali della fisiologia materialistica, il F. si distinse per l'analisi ...
Leggi Tutto
GAGLIO, Gaetano
Amilcare Carpi De Resmini
Nacque a Girgenti (l'attuale Agrigento) il 5 apr. 1858 da Luigi e da Vincenzina Nocitto, in una famiglia di magistrati. Seguì i corsi di medicina e chirurgia [...] nella sua ricerca di un medicamento valido per ogni malattia.
Nei suoi lavori, il G. mostrò chiaramente di aderire al positivismo scientifico che con il metodo sperimentale si andava allora inserendo nella ricerca medica: il suo impegno a superare la ...
Leggi Tutto
POLACCO, Moise Raffael Vittorio
Marco Sabbioneti
POLACCO, Moisè Raffael Vittorio. – Nacque a Padova il 10 maggio 1859 da Isach e da Eva Melli, e in quella città compì gli studi, laureandosi in giurisprudenza [...] per il mutamento e per il sociale, premesse dalle quali scaturì in lui un netto rifiuto del materialismo e del positivismo filosofico in tutte le sue declinazioni, la consapevolezza della irriducibile complessità del fenomeno giuridico e, insieme, la ...
Leggi Tutto
Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] , nell’età della Rivoluzione francese, di elementi antireligiosi e anticlericali e, nell’Ottocento, trovò i suoi fondamenti teorici nel positivismo. A quest’epoca risalgono le associazioni e i periodici del l. pensiero: dal 1866 al 1875 L. Stefanoni ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Saverio Nitti
Roberto Artoni
Francesco Saverio Nitti è stato economista e uomo politico. Come economista ha dato importanti contributi alla conoscenza della situazione sociale ed economica [...] dagli opposti estremismi dello Stato etico tedesco e del darwinismo sociale anglosassone, Nitti si colloca in una posizione di positivismo empirico (Barbagallo 1984, p. 163), in base al quale, evitando di adattare schemi determinati a una realtà in ...
Leggi Tutto
JANNACCONE, Pasquale
Simone Misiani
Nacque a Napoli, il 18 maggio 1872, da Nicola e da Elisa Winspeare.
Il padre, direttore del Banco di Napoli, fu inviato in Italia settentrionale per aprire le filiali [...] 1945-1947, a cura di P. Soddu, Roma 1993, pp. 139, 163, 222, 305, 358, 369, 412, 433, 467, 645, 713; A. Loria, Positivismo, genio e sregolatezza, a cura di A. D'Orsi, Torino 2001, ad ind.; L. Einaudi, P. J. (1872-1959), Torino 1961; E. Zaccagnini, Le ...
Leggi Tutto
FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] seguirono al '68, nei cosiddetti "anni della contestazione e delle stragi", provocarono le prese di posizione contenute in una serie di saggi: Il positivismo giuridico "contestato" (in Riv. trim. di dir. e proc. civ., XXII [1969], pp. 98-306), Tra ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....