(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] gioco, degli obiettivi della norma, dei modelli di comportamento proposti. Se "la 'sussunzione causale' è la logica del positivismo, che voleva intendere il ruolo del giudice come quello di un meccanico esecutore della legge, che può soltanto dolersi ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] di fenomenologia mira a sottrarre il "mondo della vita" umana ai vincoli troppo restrittivi posti dal positivismo. Husserl dà alla caratteristica intenzionale dei fenomeni psichici proposta da Brentano uno spessore metodologico radicale, così ...
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Antico Oriente e Islām - L'antico Oriente non ha conosciuto la biografia, almeno nel senso rigoroso del termine. Cronache di re egiziani e assiri, e ancor più iscrizioni sepolcrali od onorarie di sovrani [...] le figure di Lessing, di Coethe e di Schiller nella Geschichte der deutschen Literatur, e gli Aufsätze); e in pieno positivismo, mentre pareva che la ricerca storica dovesse avviarsi sempre più verso lo studio dell'ambiente, la psicologia delle masse ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] origini più prossime del rapporto tra musica e psicologia vanno rintracciate in quel principio di comparazione che il positivismo suscitò in ogni campo delle scienze non formali, cioè sperimentali. Gli studi antropologici non potevano esimersi dall ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] in ciò affiancati dal popolarissimo John Fiske, il cui spiritualismo indica la svolta che la cultura americana impresse al positivismo.
In Outlines of cosmic philosophy (1874) egli introdusse l'idea di un Dio immanente nelle operazioni della natura e ...
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GIULIANI, Alessandro
Angelo Antonio Cervati
Alessandro Nacque a Lecce il 20 sett. 1925 da Adolfo, magistrato, e da Livia Grassi, sorella del guardasigilli che firmò la costituzione della Repubblica [...] . La nuova scienza pura del diritto è per il G. teoria delle fonti del diritto, non nel significato che il positivismo giuridico ha dato a tale espressione, ma nel senso molto più intenso di una scienza che ricostruisca il significato storico e ...
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ZINI, Zino
Francesco Giasi
ZINI, Zino. – Nacque a Firenze il 15 dicembre 1868 da Gaetano, modenese, e da Penelope Angeloni, perugina. Il padre era stato un esponente del movimento democratico modenese, [...] dei fatti umani che la critica storica abbia messo a nostra disposizione» e la più compiuta confutazione del meccanicismo positivista (Il grido del popolo, 31 agosto 1918). Allo stesso tempo il marxismo non veniva ridotto a canone di interpretazione ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] intorno, tra gli altri A. Omodeo, G. De Ruggiero e, soprattutto, G. Gentile. Da un lato il declino del positivismo e l'ormai robusto innesto del neoidealismo crociano e gentiliano nella cultura italiana - con gli echi da questo vivificati della ...
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GNOCCHI VIANI, Osvaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Ostiglia, nel Mantovano, il 26 ag. 1837 da Giuseppe Gnocchi e da Teresa Viani. Dopo aver frequentato il liceo a Mantova, si iscrisse alla facoltà di [...] , a cura di G. Del Bo, Milano 1964, ad indicem; L. Bulferetti, Le ideologie socialistiche in Italia nell'età del positivismo evoluzionistico (1870-1892), Firenze 1951, ad indicem; L. Valiani, Storia del movimento socialista, I, L'epoca della Prima ...
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PASTORE, Valentino Annibale
Gaspare Polizzi
PASTORE, Valentino Annibale. – Nacque a Orbassano il 13 novembre 1868, da Lorenzo e Luigia Peirani.
Studiò presso l’oratorio di Don Bosco a Torino. Proseguì [...] nell’ente logico, escludendo sia il soggettivismo e l’idealismo, che l’irrazionalismo e lo scetticismo. Lontano dal positivismo della formazione per la sua convinzione nell’esistenza di una realtà-pensiero che si può raggiungere tramite un’infinita ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....