MACH, Ernst
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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Pensatore tedesco, nato il 18 febbraio 1838 a Turany (Turas), in Moravia, morto il 19 febbraio 1916 a Haar presso Monaco. Fu professore universitario [...] lato converte di nuovo la psicologia in fisica: e il suo empirismo, nonostante il fondamentale orientamento idealistico, sboccò nel positivismo.
Al positivismo di A. Comte s'ispira direttamente il concetto, che il M. (e con lui W. Ostwald) ha fatto ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] , ma con delle limitazioni rispetto allo "scientismo" più radicale. La posizione del G. può essere definita come quella di un "positivismo senza miti": egli crede che l'unica forma di conoscenza concessa all'uomo sia quella scientifica, ma non vuole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] Tommasi (1813-1888), la cui terza edizione delle Istituzioni di fisiologia (1860) segna il passaggio alla cultura filosofica del positivismo. Agli occhi di Lombroso e per la sua idea d’impegno civile, Moleschott appare la figura più autorevole nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un filo biografico fornito dallo stesso Croce, e che traduce in atto la sua definizione [...] (educato in un collegio di sacerdoti si congeda adolescente, con un distacco senza drammi, dalla religione) e dal positivismo allora dominante (frequenta con scarso interesse le lezioni universitarie, se si eccettuano le lezioni di morale di Antonio ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] .).
Negli anni Cinquanta, nel constatare la ripresa di interessi sociologici in chiave giuridica, dopo gli ostacoli frapposti al positivismo sia da parte idealistica (crociana e gentiliana) sia da parte cattolica, il G. mise in guardia da un'adesione ...
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SACCHI, Ettore
Matteo Morandi
– Nacque a Cremona il 30 maggio 1851 da Massimiliano, impiegato di finanza, e da Annetta Bissolati.
La madre era sorella di Stefano Bissolati, sacerdote poi apostata, tra [...] laico, il giovane Sacchi avviò, in gran parte da autodidatta, la sua prima formazione culturale, indirizzata al positivismo. Concluso brillantemente nel 1867 il liceo Manin di Cremona, s’iscrisse alla facoltà di giurisprudenza a Pavia, ospite ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] dei gesuiti, La Civiltà cattolica, su cui affrontò tra il 1892 e il '93 un'aspra polemica contro il darwinismo e il positivismo (Il metodo sperimentale e le cause finali, in La Civ. catt., s. 15, III [1892], pp. 412 ss.; Il metodo sperimentale e ...
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CARDARELLI, Antonio
Guido Bossa
Nacque a Civitanova del Sannio (Campobasso) il 29 marzo 1831 da Urbano, medico stimatissimo di quella terra molisana, e da Clementina Lemme; compì gli studi secondari [...] metodo obiettivo per lo studio clinico degli infermi. Vincenzo Lanza affermava: "il carattere distintivo della medicina napoletana è il positivismo", e con queste parole egli intendeva opporsi agli indirizzi teorici di J. Brown in Inghilterra e di G ...
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LITTRÉ, Émile
Filosofo e filologo francese, nato il 1° febbraio 1801 a Parigi, dove morì il 2 giugno 1881. Il L. tentò durante la giovinezza diverse vie, seguendo i varî impulsi del suo ricco temperamento. [...] anticlericalismo.
Furono decisivi per la sua formazione intellettuale gli anni intorno al 1840, in cui si educò al positivismo di Augusto Comte, accettandone - con un'assoluta fedeltà e con un'interiore coerenza che costituiscono esse stesse una ...
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MOLINARI, Ettore
Alessandra Tarquini
MOLINARI, Ettore. – Nacque a Cremona il 14 luglio 1867 da Giuseppe, facoltoso proprietario terriero, e da Giuseppa Antonioli.
Trascorsa l’infanzia a Cremona nell’ambiente [...] , J. Gross, J. Grave). Grazie a loro il M. entrò in contatto con un clima politico e culturale dominato dal positivismo evoluzionistico e quindi dalla convinzione che il socialismo avrebbe liberato l’uomo dal dominio degli altri uomini, così come la ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....