GABRIELLI, Giorgio
Franco Cambi
Nacque a Palermo il 6 dic. 1886 da Gabriele e da Giuseppa Brancato.
La formazione professionale e culturale del G. avvenne nella Palermo degli inizi del secolo, satura [...] irrazionalismo di tipo nietzschiano, di G.A. Colozza, rappresentante di un tardo - cauto e critico - modello di positivismo pedagogico, ma in particolare di G. Gentile, che proprio a Palermo veniva maturando ed esponendo, nelle lezioni universitarie ...
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Milhaud, Gaston
Epistemologo e storico francese della scienza (Nîmes 1858 - Parigi 1918). Sulla scia del neocriticismo di Renouvier e delle posizioni speculative di Boutroux, sviluppò, contemporaneamente [...] su decisioni razionali che vanno al di là sia della logica sia dell’esperienza; cosicché le strettoie metodologiche del positivismo devono essere decisamente superate. Importante la sua attività di storico della scienza (in cui risentì l’influenza di ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] l’uguale diritto negli altri. Nel 20° sec. si sono svilup;pate posizioni o di reazione a tale concezione positivista, con il ritorno a formulazioni kantiane o idealistiche, o di rinuncia a una definizione filosofica di g., identificata talvolta ...
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Storico e uomo politico (Bourg-en-Bresse 1803 - Parigi 1875). I suoi primi lavori furono la traduzione e l'introduzione delle Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit di Herder, e scritti sulla [...] ; trad. it. 1875); La République (1872; trad. it. 1875); L'esprit nouveau (1875; trad. it. 1877), documento dell'adesione al positivismo del pensiero liberale europeo del sec. 19º. Di Q. sono stati pubblicati dalla vedova molti volumi di memorie e ...
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Filosofo inglese, nato ad Aberdeen (Scozia) nel 1818 e ivi morto il 18 settembre 1903. Di famiglia assai povera, riuscì, per il suo zelo nello studio, a farsi ammettere, nella sua città, al Marischal College, [...] inglese del sec. XIX. Malgrado la sua netta opposizione al materialismo di H. Spencer, aderisce sostanzialmente al positivismo. La sua logica presuppone la stessa concezione empiristica propria di quella di John Stuart Mill. Ma più importante ...
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Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] la cui crisi appare ad A. determinata dal dilatarsi, verso la fine del secolo, nell'ambito della crisi del positivismo, di un irrazionalismo logico e pratico, già implicito nel movimento romantico. Nell'opera Dallo storicismo alla sociologia (Firenze ...
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GREEN, Thomas Hill
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Birkin (Yorkshire) il 7 aprile 1836, morto a Oxford il 26 marzo 1882. Divenne nel 1860 fellow nel Balliol College, e v'insegnò fino alla morte, [...] 3 voll. da R. L. Nettleship nel 1885-88). Il G. parte da un'acuta critica dell'empirismo e del positivismo, mostrando come le loro assunzioni oggettivistiche si basino sempre sull'inavvertito scambio tra le percezioni come fatti psichici e la realtà ...
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Pedagogo e uomo politico francese, nato a Albi (Linguadoca) il 12 gennaio 1843 e morto a Parigi il 24 febbraio 1913. Professore di filosofia all'università di Tolosa e poi di pedagogia nella Scuola normale [...] volumi, Parigi 1879). Ma il suo pensiero, oscillante tra un eclettismo avverso a ogni determinata concezione speculativa e un positivismo che richiamò contro di lui l'attenzione della Chiesa (i suoi Éléments d'education civique et morale, usciti nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] di P. Rossi, 2005, p. V).
Questo passaggio dal diritto alla politica – cui corrisponde un passaggio di sensibilità dal positivismo giuridico al giusnaturalismo – non è ovviamente lineare e anzi prevede un quadro più ampio in cui la filosofia politica ...
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GALLO, Nicolò
Giuseppe Sircana
Nacque il 10 ag. 1849 a Girgenti (oggi Agrigento) da Gregorio.
Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita presso l'Università di Palermo, per diversi anni si dedicò [...] fondamentali della sua concezione dell'arte e della letteratura, di orientamento idealistico e metafisico in contrasto con il positivismo allora diffuso, si ritrovano nella prolusione che svolse, appunto nella capitale, nel 1885; nel 1887 pubblicò un ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....