Scrittore tedesco (Schermbeck, Wesel, 1885 - Finta Mare, Bucarest, 1916). Influenzato da Nietzsche e dal positivismo, agnostico di fronte a ogni residuo spiritualistico e insofferente per ogni portato [...] culturale respinto come incrostazione liberticida, S. fu personalità poetica disordinata e irruenta. Di lui, caduto in guerra sul fronte orientale, rimangono, tutti postumi, i romanzi Ein verbummelter ...
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Specifica forma di pericolosità sociale, codificata dal legislatore nel 1930 sotto l’influenza del positivismo criminologico. La figura del delinquente professionale costituisce un tipo particolare di [...] delinquente abituale che si contraddistingue perché trae i propri mezzi di sussistenza dal reato. Su questo punto l’art. 105 c.p. stabilisce che «chi, trovandosi nelle condizioni richieste per la dichiarazione ...
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Economista italiano (Bari 1844 - Torino 1901); prof. all'univ. di Torino (dal 1878), ispirandosi al positivismo, studiò in particolare i fenomeni economici e sociali presso i primitivi (Forme primitive [...] nella evoluzione economica, 1881) e nelle società antiche (Il socialismo antico, 1889). Diresse la IV serie (1896-1904) della Biblioteca dell'economista. Fu socio corrispondente dei Lincei (1887) ...
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Scrittrice polacca (Varsavia 1819 - ivi 1876). Nel periodo di transizione tra il romanticismo e il positivismo si affermò col racconto a sfondo autobiografico Poganka ("La pagana", 1846), ove è notevole [...] l'analisi di stati d'animo femminili. Meno significativi sono i racconti successivi: Książka pamiątek ("Libro di ricordi", 1847-48); Biala róża ("Rosa bianca", 1861) ...
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Pensatore e sociologo (Catanzaro 1854 - Chiavari 1917). Scolaro di F. Fiorentino, fu però seguace del positivismo. Insegnò (dal 1886) filosofia morale nell'univ. di Genova, ma dal 1892 si dedicò soprattutto [...] alla sociologia. Tra i suoi scritti: Saggi di filosofia morale (1881); La sociologia, i suoi metodi e le sue scoperte (1896; 2a ediz. 1907); Il materialismo storico e la sociologia generale (1903; 2a ediz. ...
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altruismo
Atteggiamento di un agente economico che ha tra i suoi obiettivi anche l’utilità e il benessere di altri agenti. Il termine a. fu introdotto da A. Comte, uno dei padri della sociologia e del [...] positivismo, per indicare l’istinto di solidarietà che porta gli individui ad agire, avendo come punto di riferimento lo sviluppo della società umana.
Evoluzione del concetto di altruismo
Già A. Smith postulò un «interesse per la sorte degli altri», ...
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neoempirismo (o empirismo scientifico)
neoempirismo
(o empirismo scientifico) Termine talvolta usato come sinonimo di neopositivismo o positivismo logico (➔), talaltra per indicare la fusione (nel [...] Circolo di Chicago) del positivismo logico di origine europea (Circolo di Vienna) con il pragmatismo e lo strumentalismo statunitensi. ...
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Studioso di sociologia giuridica e di diritto comparato (Brema 1839 - ivi 1895), magistrato. Seguace del positivismo dominante negli ultimi decennî del sec. 19º, ricercò le leggi generali dell'evoluzione [...] giuridica e tentò di esporre in un sistema, che chiamò giurisprudenza etnologica, il regolamento giuridico dei varî rapporti presso i popoli primitivi. Opere principali: Entwurf eines gemeinen deutschen ...
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Filosofo e giurista inglese (Creeting Mill 1790 - Weybrige 1859). Allievo di Jeremy Bentham, è stato il fondatore dell’analitical jurisprudence e il sostenitore di una versione del positivismo giuridico [...] chiamata imperativismo, imperniata su di una concezione della norma come comando.
Tra le sue opere principali, si segnalano: Province of Jurisprudence Determined (1832); A Plea for the Constitution (1859); ...
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Berlino, Circolo di
Gruppo di scienziati e filosofi che contribuì alla elaborazione delle dottrine del positivismo logico (➔). Costituito, fra gli altri, da Reichenbach, Hempel, i due più eminenti rappresentanti, [...] K. Grelling, von Mises, Hilbert, A. Herzberg, Dubislav, W. Köhler e K. Lewin, si organizzò a Berlino nel 1920 in Gesellschaft für empirische Philosophie, assumendo più tardi il nome di Gesellschaft für ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....